Speciale Meltingpot
Dopo il vertice di Bruxelles si riapre la bagarre europea intorno alla questione degli allontanamenti dei cittadini comunitari di "etnia" rom dal territorio francese.
La battaglia però, a ben vedere, rischia di concludersi con un pareggio tattico nonostante qualche infuocato attacco da ambo le parti.
Dopo il vertice di Bruxelles si riapre la bagarre europea intorno alla questione degli allontanamenti dei cittadini comunitari di "etnia" rom dal territorio francese.
La battaglia però, a ben vedere, rischia di concludersi con un pareggio tattico nonostante qualche infuocato attacco da ambo le parti.
La presidenza di Barroso è in generale debole, chiamata ad un difficile lavoro di tessitura per recuperare un ruolo dell’Europa messo fortemente in crisi dalla situazione economico politica globale, schiacciato dall’avanzata cinese, dal nuovo posizionamento degli USA e da un tentativo di recupero dei diversi governi europei, intorno all’autonomia degli Stati Nazione, di funzioni che progressivamente stavano effettivamente passando all’Europa.
Non si tratta di un ritorno indietro, ma di un nuovo scenario che la crisi ha aperto e che sul piano europeo rischia di tradursi in un conflitto permanente tra istituzione comunitaria e autonomia degli stati nazione.
L’immigrazione? Nessuno vuole tornare indietro. C’è bisogno di una politica comune (così dicono dalla Merkel a Berlusconi), ma a nuove condizioni.
La vicenda delle espulsioni dei rom dal suolo francese rende bene l’idea.
Da un lato il carattere assolutamente centrale dell’immigrazione come nodo politico sul quale molti governi stanno rigiocando la loro legittimità (la ricetta del capro espiatorio è tanto banale quanto ricorrente), dall’altro la deroga permanente ad ogni garanzia acquisita.
Da un lato il carattere assolutamente centrale dell’immigrazione come nodo politico sul quale molti governi stanno rigiocando la loro legittimità (la ricetta del capro espiatorio è tanto banale quanto ricorrente), dall’altro la deroga permanente ad ogni garanzia acquisita.
E’ così per la Convenzione di Ginevra, visto che l’Italia ha stipulato un accordo con la Libia (che non l’ha sottoscritta, ricordiamolo) che del diritto d’asilo sta facendo carta straccia, è così per la libera circolazione dei cittadini comunitari (rom compresi) che viene continuamente derogata dai governi.
Sulle espulsioni dei rom dalla Francia, la libera circolazione dei cittadini comunitari e le politiche italiane sulla stessa questione proponiamo la raccolta di approfondimenti che segue:
Sulle espulsioni dei rom dalla Francia, la libera circolazione dei cittadini comunitari e le politiche italiane sulla stessa questione proponiamo la raccolta di approfondimenti che segue:
- Rom - Discriminazione di gruppo ed odio sociale di Fulvio Vassallo Paleologo, Università di Palermo
- Campi nomadi - Maroni e i sindaci contro il diritto dell’Unione Europea di Fulvio Vassallo Paleologo, Università di Palermo
- Sulle deportazioni dei Rom dalla Francia. Oltre la cittadinanza comunitaria di Alessandra Sciurba, progetto Melting Pot Europa
- Autunno sans Sarkò di Sarah Di Nella
- La Commissione Ue si scaglia contro le espulsioni di rom in Francia di Sarah Di Nella
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