sabato 6 aprile 2013

L'istruzione, elemento centrale nel progresso del popolo rom




E' notorio per tutti l'importanza fondamentale che ricopre l'istruzione, nello sviluppo della persona e delle popolazioni.

C'è un ampio consenso tra professionisti e rappresentanti delle diverse comunità rom, quanto all'importanza fondamentale dell'istruzione rispetto alla crescita sociale. Allo stesso modo, c'è consenso nell'evidenziare le difficoltà incontrate per abbordare in modo efficace le situazioni maggiormente problematiche in questo campo.

"Se dai un pesce a un uomo affamato, lo nutri una giornata. Se gli insegni a pescare, lo nutrirai per tutta la vita". (Lao-tsé)

Nel caso delle comunità gitane, si continua a constatare un certo disavanzo. L'abandono prematuro del sistema scolastico, nello specifico durante la transizione tra la scuola primaria e secondaria, gli alti indici di assenteismo, il limitato accesso ai nidi e alla scuola materna, o la percentuale bassa di promossi verso i livelli medi e superiori, sono motivi di preoccupazione per tutti gli operatori implicati.

Un approccio della situazione della popolazione gitana Navarra, in relazione al sistema dell'istruzione, rileva l'esistenza di diverse situazioni:
  • Situazioni di accesso normalizzato al sistema scolare tra i 3 e 16 anni, che si riscontra in un gruppo che incomincia il suo percorso dal prescolare e termina la scuola dell'obbligo, benché tuttavia con scarsi casi di promozione ai livelli superiori.
  • Situazioni di inserimento nel sistema scolastico, che presentano però problemi riguardo all'assistenza regolare e la continuità nell'ultima fase dell'insegnamento dell'obbligo.
  • Situazioni di gravi esclusioni dal sistema scolare, come la descolarizzazione di minori durante il percorso relativo alla scuola dell'obbligo (6-16 anni), l'assenteismo protratto, l'irregolarità nell'assistenza e l'abandono precoce senza giungere fino alla tappa delle classi secondarie.
  • La mancanza di accesso ai nidi e alla scuola materna (0-6 anni), comporta importanti effetti di svantaggio rispetto agli alunni che si sono inseriti già durante questa tappa. Nonostante l'accesso dei bambini e bambine gitani a questi livelli si stia incrementando, non può però essere considerata una tendenza maggioritaria né durante il ciclo pre-scolare (0-3 anni), né tantomeno nel ciclo della materna (3-6 anni).
"La grandiosità dell'imparare qualcosa, sta nel fatto che nessuno può togliercelo". (B.B King)

Uno degli obiettivi del Piano di Assistenza Globale alla Popolazione Rom di Navarra è quello di aumentare le competenze del corpo insegnante, e dell'insieme degli operatori che agiscono nell'ambito educativo, con lo scopo di migliorare l'efficacia degli interventi riguardo agli alunni rom.

Uno dei mezzi contemplati dal Plan è quello di introdurre e diffondere in aula diverse risorse, mirando a una particolare attenzione nei confronti della diversità.
  • Il ministero dell'educazione adatterà e svilupperà insieme all'alunno rom alcuni sistemi validi che abbiano ottenuto risultati positivi nelle aule (materiale interculturale, pedagogico ecc ...).
  • Il ministero dell'educazione includerà nella sua offerta formativa, una formazione specifica del corpo insegnante in merito alla cultura gitana, adattamento curriculare e particolare attenzione nei confronti della diversità.
Un altro obiettivo del Piano di Assistenza Globale alla Popolazione Rom di Navarra è quello di migliorare la corresponsabilità educativa delle famiglie rom riguardo all'istruzione dei propri figli(e).
  • Si realizzeranno azioni di sensibilizzazione insieme alle famiglie rom, con lo scopo di stimolare la loro implicazione nello sviluppo dell'istruzione dei propri figli(e)
  • Si svilupperanno attività scolastica dei genitori, con lo scopo di stimolare la partecipazione degli stessi alle attività dei vari centri eAPYMAS (associazioni di padri e madri).
"Insegnare ai bambini a contare è buono, però insegnar loro quello che realmente conta è ancora meglio" (Bob Talbert)

"IO VADO A SCUOLA"/"K-I SKOLA 3AV"/"ESKOLARA NOA", è una campagna di sensibilizzazione che pretende di contribuire a ridurre le disugualianze educative esistenti tra la comunità rom e il resto della società, ciò per mezzo di questo documentario.


Questo documentario riflette testimonianze di bambini e bambine, adolescenti, giovani, donne e uomini adulti, ognuno protagonista della propria campagna di sensibilizzazione. In queste testimonianze loro esprimono le loro opinioni e il loro vissuto rispetto all'istruzione formale.
  • Il suo formato audiovisivo e di breve durata permette di farlo giungere a tutta la popolazione.
  • Apporta esempi, opinioni, riflessioni, che ci aiuteranno a lavorare su questo tema.
  • E' stato progettato ed elaborato dalla comunità rom.
Solo colui che sa è libero, è maggiormente libero colui che sa di più...
Solo la cultura dona libertà...
Non proclamare la libertà di volare, piuttosto dona delle ali; né quella di pensare, piuttosto dona pensieri.
La liberà dei popoli è la cultura.
(Miguel de Unamuno)

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