sabato 5 maggio 2012

Autoemancipazione di una donna rom ungherese


Roma Buzz Monitor di Laura Rahman
Non molti conoscono la differenza tra razza, nazionalità ed etnia. Molti di noi considerano queste tre parole come similari. Sono nata e cresciuta all'interno di un ghetto zingaro urbano in Ungheria. Nacqui che mia madre aveva 16 anni. Mio padre era un giovane delinquente. I suoi genitori erano scomparsi ad Auschwitz e lui crebbe in affido. Non si è curato troppo della sua origine etnica. Aveva adottato la vita dei Rom dove aveva famiglia e amici. In Ungheria, parlavo ungherese e non avevo religione, causa il periodo comunista. Ho frequentato le scuole ungheresi, imparato la letteratura e la storia degli Ungheresi, ma vivevo nel ghetto zingaro di Budapest. Attorno a me c'erano povertà e crimini, ma anche amore e molta arte in forma di musica e balli. A 20 anni, emigrai negli USA. All'inizio, ero persa. Non parlavo inglese, non avevo famiglia, e neanche una religione che mi collegasse a qualche gruppo. Andai a scuola per imparare l'inglese. Con me frequentava gente di tutti i tipi, ognuno parlava la sua lingua e frequentava la propria gente. Mi chiedevano da dove venissi. Dall'Ungheria, rispondevo. Poi mi chiedevano dov'è l'Ungheria. Nell'Europa dell'Est. Volevano anche sapere che lingua parlavamo. Dicevo loro che in Ungheria si parlava ungherese, e sentivo un orgoglio nazionale perché la gente voleva conoscere il mio paese. Non mi è mai maturato di poter essere di altra nazionalità che ungherese. Cinque anni dopo sono diventata cittadina naturalizzata USA. Vivo a New York, sposata con un Indiano musulmano, con mio marito ed i miei figli parliamo inglese, seguiamo l'Islam, vivendo come qualsiasi ordinario cittadino USA. Americani medi, con una casa in periferia, che guidano sempre per andare al negozio di alimentari, all'ufficio postale, a fare la spesa settimanale nei grandi supermercati, che mangiano hamburger ed inzuppano ciambelle. Mi sono pienamente adeguata alla nuova vita negli Stati Uniti. Ora i bambini sono cresciuti e non richiedono più la mia totale attenzione. La mia vita sociale ruotava attorno a loro. Andavo alle riunioni scolastiche, li portavo alle attività extracurriculari come corsi artistici, nuoto e tennis, incontrandomi e socializzando coi genitori dei loro amici. Ora che ho tempo per me stessa, mi sto facendo domande sullo spirito. Mi sono trovata in crisi d'identità. Così sono tornata al college, cercando di diventare una persona importante, in grado di fare la differenza. E lì ho imparato alcune cose importanti. Ho imparato che apparteniamo tutti ad un'unica razza umana, che in qualche modo siamo tutti interconnessi, e che la nazionalità e l'etnia sono fattori secondari della nostra identità umana.
Cosa significa essere zingaro? E' natura o educazione ("nature or nurture?"nella versione originale ndr.)? Nasciamo per essere zingari o lo diventiamo per fattori sociali ed ambientali? C'è molta speculazione sul patrimonio ereditario zingaro. Non è di questo che voglio discutere. Il mio dilemma è cosa sia essere uno zingaro nel mondo d'oggi. Sono necessari determinati requisiti? Quali? E chi è l'autorità che ci dice se siamo zingari o no? Essere zingari per fattori genetici non basta. Alcuni di noi hanno solo una percentuale di sangue rom nelle vene, ma rimaniamo zingari. Noi popolo romanì siamo in viaggio da 1000 anni. Questo significa che abbiamo viaggiato nel mondo e ci siamo mischiati con tutti i popoli incontrati per strada. Inoltre, un fatto impopolare è che in Europa siamo stai schiavi per circa 500 anni. Significa, che le zingare erano violentate, usate come schiave del sesso. Anche i bambini nati in quest'ambiente diventavano schiavi. Se proveniamo dall'India, perché tra di noi ci sono Rom biondi e con gli occhi azzurri?
Gli zingari sono una razza? La risposta è no. C'è soltanto una razza Umana, cioè l'Homo sapiens. La razza è un trucco della genetica. La popolazione umana mondiale condivide il 99,9% della genetica. La razza è natura e l'etnia è educazione; cioè, caratteristiche di nascita contro patrimonio culturale. Lo 0,1% di variazione genetica è responsabilità delle differenti caratteristiche umane, come il colore dei capelli e la struttura del corpo, il colore degli occhi e della pelle. Ma lo stesso colore della pelle è fortemente influenzato da fattori ambientali, quali la somma delle radiazioni solari. Ci sono tre distinte razze umane e trenta sottorazze. I Rom appartengono alla categoria degli Ariani, perché discendono dagli Indiani e parlano una lingua indo-europea.
  1. Razze caucasiche; Ariani che parlano lingue indo-europee
    Camiti, discendenti dalla progenia di Noè
    Semiti-Ebrei, Arabi
  2. Razze mongole; Mongoli nordici, Cinesi ed Indo-Cinesi
    Giapponesi, Coreani, Tibetani, Malesi, Polinesiani, Maori Micronesiani
    Eschimesi, Indo-Americani
  3. Razze negroidi; Africani, Ottentotti, Papua/Melanesiani, "Negritos"
    Australiani, Dravidi
Queste razze hanno sviluppato considerevoli variazioni fisiche tra una popolazione e l'altra. Le caratteristiche fisiche di popolazioni ed individui sono un prodotto dell'interazione tra geni ed ambiente. Per esempio: i propri geni predispongono ad un particolare tono di pelle, ma il colore della pelle di ognuno è fortemente influenzato da fattori ambientali quali la quantità di radiazioni solari. La razza definisce anche le relazioni sociali. Tutti gli esseri umani possono accoppiarsi tra di loro e mischiarsi, quindi siamo una sola razza. Ho sentire dire degli zingari che vivono in mezzo a chi non lo è, che è come mettere un asino in una mandria di zebre, all'asino no cresceranno le strisce. Certo che no! Un giorno morirà, nessuna zebra si prenderà cura di lui, sarà preso a calci e cacciato. Sarà respinto dal branco di zebre, perché l'asino non è uno di loro. L'asino è di una razza differente dalla zebra.
L'etnia si riferisce all'identificazione sociale degli individui basata sul loro patrimonio culturale e su caratteristiche comuni. I gruppi etnici possono condividere antenati, lingua, cultura, nazionalità o religioni comuni, o un misto di questi fattori. Per esempio, ci sono due tribù in Ruanda - gli Hutu e i Tutsi. I componenti di entrambe le tribù si assomigliano, parlano lo stesso gergo... Ma il governo belga etichettò i Tutsi (che allevavano bovini) come superiori agli Hutu (che erano agricoltori), e questo ha portato a scontri sanguinosi. Il punto è che gente della stessa razza ma con differenzi culturali può dirsi appartenente a differenti etnie. Ecco un altro esempio: quando gli Indiani migrano negli USA per studio o lavoro, sono etichettati tutti come "Indiani", anche se provengono da parti differenti dell'India, con tutte le differenze culturali e fisiche (per esempio: i nati nell'India del Nord hanno caratteristiche fisiche differenti dai nati nell'India del Sud - e anche se sono di etnie differenti, negli USA sono tutti etichettati semplicemente come "Indiani"). Lo stesso succede al popolo romanì, anche se sembrano, agiscono, parlano differentemente, anche se vengono da retroterra etnico diverso, sono tutti etichettati solo come "zingari". La razza non si può cambiare. Ma l'etnia, sì. Inoltre, l'etnia è influenzata da fattori culturali ed anche dalla geografia. Abbiamo visto sopra  come gli Indiani, che in India sono differenziati etnicamente, siano considerati un popolo della medesima etnia in un altro paese. Lo stesso nel caso degli zingari. Un gruppo etnico ha una sua propria cultura separata. Chi appartiene ad una razza, lo è indipendentemente da quali possano essere le sue differenze culturali. L'etnia è principalmente per "cultura similare", mentre la razza è tutto quanto va riferito a caratteristiche fisiche/biologiche.
Nazioni e Stati-Nazione
La nazionalità si riferisce semplicemente al paese dove sei nato. La nazioni sono gruppi di persone culturalmente omogenee, più grandi di una sola tribù o comunità. Condividono lingua, istituzioni, religione ed esperienze storiche.
Quando una nazione di persone ha uno stato o un paese proprio, viene chiamato stato-nazione. Francia, Egitto, Germania, Giappone sono eccellenti esempi di stati-nazione. Ci sono alcuni stati che hanno due nazioni, come il Canada e il Belgio. Anche una società multiculturale come gli Stati Uniti sono uno stato-nazione.
Stati e paesi indipendenti
Iniziamo col definire uno stato o un paese indipendente. Uno stato indipendente:
  • Ha spazio o territorio i cui confini sono internazionalmente riconosciuti (possono esserci controversi e di confini).
  • Ha popolazione che ci vive su base continuativa.
  • Ha attività economica ed un'economia organizzata. Commercio nazionale regolato, sia interno che estero. Emette moneta.
  • Gestisce l'ingegneria sociale, come l'istruzione.
  • Ha un sistema di trasporti per trasferire merci e persone.
  • Ha un governo che fornisce servizi e ordine pubblico.
  • Ha sovranità. Nessun altro stato può esercitare l'autorità sul territorio del paese.
  • Ha riconoscimento esterno. Un paese "votato nel club" dagli altri paesi.
Nel mondo ci sono attualmente 196 stati indipendenti. Territori all'interno di un paese o parti individuali di un paese, non sono paesi a sé stanti. Ci sono nazioni senza stato come i Curdi. Per i Rom essere una nazione non è proprio possibile a causa della loro dispersione nel mondo. I Rom non sono un popolo omogeneo come i Curdi. I Rom non condividono le stessa storia, lingua, costumi, cultura. Ogni suo gruppo etnico ha la propria identità culturale, di ciò che chiamano la loro cultura.
Altre temi caldi tra Rom e non-rom sono l'assimilazione e l'integrazione. Assimilazione significa assorbire le minoranze, che devono adottare lingua, costumi e "valori" della maggioranza.
L'integrazione, invece, richiede l'accettazione delle leggi di un paese, dei diritti umani come la libertà di parola, e dei diritti democratici fondamentali, ma non richiede lo sradicamento di tutte le differenze culturali o identità di gruppo: si concepisce come un processo a due vie, in cui si influenzano e si modificano l'un l'altra tanto la maggioranza che la minoranza, ed in cui le differenze possono convivere pacificamente fintanto esiste un comune impegno a vivere assieme. La maggior parte dei Rom è già assimilata, molti i Rom integrati persino nei loro paesi d'origine. Per molti, assimilazione ed integrazione sono ancora una lotta. Una manciata di leader rom si oppongono ad entrambe. Se i Rom vogliono sopravvivere nel prossimo millennio, assimilazione ed integrazione sono un dovere. I Rom devono prendere un posto nella loro comunità, essere parte del tessuto vitale del paese ospitante. Senza, saranno sempre vulnerabili ai conflitti tra paesi ospitanti e stati confinanti.
Io, Laura Rahman, nata in Ungheria, cittadina naturalizzata degli Stati Uniti, dichiaro che, io, appartengo alla razza Umana e sono di etnia Rom. La conoscenza mi ha emancipato dall'avere qualsiasi dubbio sulla mia identità. Dopo questa ricerca, chiaramente vedo le differenze tra nazionalità, etnia e razza.

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