tag:blogger.com,1999:blog-57362025194396012832024-03-06T00:56:37.194+01:00Wikirompensiero nomadeWikiromhttp://www.blogger.com/profile/14295630562415326850noreply@blogger.comBlogger213125tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-11778274793620902212014-05-17T10:00:00.000+02:002014-05-17T10:00:02.173+02:00Dzemila, donna e rom<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" src="http://www.corrieredellemigrazioni.it/wp-content/uploads/2014/05/500_1616ZINGARA-MECAMAUTO-253x300.jpg" style="border: 0px;" /> <em>Sergio Bontempelli - 6 maggio 2014 su</em> <a href="http://www.corrieredellemigrazioni.it/2014/05/06/dzemila-donna-rom/" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Rom-anzi</a></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
"Non esiste una donna rom, come non esiste una donna italiana: perché le donne sono donne, e basta... ognuna ha il suo carattere, ognuna le sue difficoltà...". "A me fa paura sentir parlare di progetti solo per donne rom... un giorno spero che non si vedrà questa differenza tra una donna rom e una donna non rom... spero".</div>
<a name='more'></a><br /><br />Sono le parole di Dzemila, mediatrice culturale <em>romnì</em> che opera a Roma. Dzemila è stata scelta come testimonial della campagna "Per i diritti, contro la xenofobia", promossa da Associazione 21 Luglio, Antigone, Lunaria e Associazione Studi Giuridici Immigrazione (ne abbiamo già parlato <a href="http://www.corrieredellemigrazioni.it/2014/03/31/costretti-nascondere-propria-identita/" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">qui</a>). La Campagna nasce in occasione delle elezioni europee per "arginare" - sono parole delle associazioni promotrici - "il rigurgito razzista e xenofobo che rischia di investire molti paesi e orientare il discorso pubblico verso una progressiva marginalizzazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali".<br /><br />L'iniziativa si articola, tra l'altro, in una serie di video-interviste a rom, migranti e detenuti (le potete vedere qui). L'intervista a Dzemila occupa pochi minuti, e vale la pena vederla dall'inizio alla fine. In poche densissime parole, vengono rievocati i principali problemi vissuti dalle donne rom in Italia: dalle condizioni di segregazione abitativa (i campi nomadi, gli sgomberi, i centri di accoglienza sovraffollati e fatiscenti) alla vera e propria marginalità nel mercato del lavoro (solo una donna rom su cinque è occupata), fino alla discriminazione quotidiana.<br /><br />Ma sono le parole riportate all'inizio che colpiscono di più: "un giorno spero che non si vedrà questa differenza tra una donna rom e una donna non rom". E non perché le differenze non siano una ricchezza, ma perché proprio la "diversità culturale" (vera, più spesso presunta, troppe volte affidata a facili stereotipi di senso comune) diventa un'arma per discriminare: "i rom sono diversi da noi, le case non le vogliono, è bene che restino nei campi...". Se vogliamo davvero valorizzare le "differenze" - ci dice in sostanza Dzemila - è bene partire dagli elementi che ci accomunano: le donne sono sempre donne, siano esse "rom" o "non rom". Buona visione, dunque.<br />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="169" src="http://www.youtube.com/embed/POW7EnckHBE" width="300"></iframe></div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-92232392822850430232014-05-10T10:00:00.000+02:002014-05-10T10:00:00.148+02:00Fateci gli auguri!<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" src="http://kristencook.com.au/blog/wp-content/uploads/2012/08/kristen-cook-_newborn-photography.jpg" height="199" style="border: 0px;" width="300" /></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Da questa settimana <strong>Mahalla</strong> è anche un'associazione. <em>Senza fine di lucro, come avrete già capito</em>.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Vediamo di rispondere ad alcune domande (se ne avete altre,<a href="mailto:info@sivola.net" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;">scrivete</a>):</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<em>Chi siete?</em></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Tra i fondatori troverete alcuni dei redattori di questo blog. Siamo un piccolo gruppo composito per esperienze e provenienza.<br />
<a name='more'></a></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<em>Cosa fate?</em></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Non vogliamo fare concorrenza alle tante altre associazioni che fioriscono attorno al mondo dei Rom e Sinti. Che è un mondo complesso e variegato, con diversi aspetti su cui operare. Nello specifico, l'associazione Mahalla nasce da 9 anni di vita di questo blog - sommate ad esperienze precedenti, quindi si occuperà principalmente di:</div>
<ol class="style2" style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 9pt;">informazione e divulgazione su Rom, Sinti, Caminanti e altre popolazioni romanì;</li>
<li style="font-size: 9pt;">cercando ove possibile di privilegiare le "buone pratiche" e le testimonianze dei diretti interessati;</li>
<li style="font-size: 9pt;">agirà in ambito tanto locale, quanto nazionale che internazionale (sin dove le forze e le risorse ce lo permettono);</li>
<li style="font-size: 9pt;">senza chiudersi in qualche torre d'avorio, ricercando invece la collaborazione con istituzioni ed enti pubblici, il mondo dell'informazione, dell'associazionismo, dell'istruzione e quello della cooperazione (sperando di non aver dimenticato nessuno)</li>
<li style="font-size: 9pt;">non intende chiudere le sue cronache in un ghetto, per cui affronteremo le questioni della coesistenza con la società maggioritaria (e con le sue strutture), cercando interlocutori (che potete essere anche voi)</li>
</ol>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<em>Sì, ma praticamente..?</em></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Stiamo iniziando. Due anticipazioni:</div>
<ol style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 9pt;"><div style="font-size: 9pt;">
Come anticipato da un recente sondaggio (di quelli che trovate nella colonna centrale) a breve partirà una versione di Mahalla in lingua inglese, destinata ai lettori dall'estero.</div>
</li>
<li style="font-size: 9pt;"><div style="font-size: 9pt;">
In un <a href="http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=5873" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">post di metà dicembre</a>, si accennava alla libreria di Mahalla (sempre lei) e alle sue potenzialità. Scrittori, poeti, saggisti, aspiranti cronisti o fotoamatori... se ci siete fatevi vivi.</div>
</li>
<li style="font-size: 9pt;"><div style="font-size: 9pt;">
Altre novità ve le comunicheremo di volta in volta. E infine, c'è tutto il vasto mondo inesplorato delle vostre proposte, che aspettiamo e valuteremo.</div>
</li>
</ol>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<em>Posso diventare socio?</em></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Teoricamente, tutti possono diventare soci, basta versare la quota sociale. Nel pratico, vi chiediamo (ci sembra ovvio) di condividere le nostre finalità. Non siamo cacciatori di tessere alla ricerca di un grande numero di soci, almeno all'inizio sarà più facile muoversi e ragionare sui piccoli numeri. Dipende da voi... benvenuto comunque a chiunque possa portare idee, capacità, esperienze e/o capitali</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<em>Posso almeno aiutarvi?</em></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
E ci mancherebbe!! E vi ringraziamo sino da ora. Se guardate in alto, trovate una novità: il bottoncino PAYPAL in attesa delle vostre donazioni, la cifra non importa, basta il pensiero. Ma non è bello chiedere soldi in cambio di niente. Se volete aiutarci vi suggeriamo di dare un'occhiata alla<a href="http://www.lulu.com/spotlight/sivola" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank"> piccola libreria di Mahalla</a> (che da oggi è quella dell'associazione), troverete diversi <strong>ebook grandi e piccoli</strong>, in cambio di una piccola spesa avrete materiale interessante a iosa; che poi è la cultura di cui vogliamo essere parte: fatta di grandi temi, ma è anche mangiare, giocare, raccontare storie. E se per caso vi stiamo antipatici, troverete anche documenti da scaricare gratis.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<em>Cambierà qualcosa nel blog?</em></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Certo: come è cambiato nel corso di tutto questo tempo. Speriamo cha cambi in meglio... Se invece la domanda riguarda il rapporto del blog con la nuova associazione: condividono solo il nome, ma sono indipendenti l'uno dall'altro (resteranno comunque buoni amici).</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<em>Che altro</em>?</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Qui troverete:</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 9pt;"><a href="http://www.sivola.net/associazione/Atto_Costitutivo_Mahalla.pdf" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Atto di costituzione</a></li>
<li style="font-size: 9pt;"><a href="http://www.sivola.net/associazione/statuto_Mahalla.pdf" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Statuto</a></li>
</ul>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-19690529335801964102014-05-03T10:00:00.000+02:002014-05-03T10:00:00.035+02:00L'Arci ha ricordato il partigiano "Tarzan" il partigiano di origini Sinti trucidato ad Aurigo<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" height="200" src="http://www.riviera24.it/userdata/immagini/foto/510/2014/04/aurigo_770319.JPG" style="border: 0px;" width="300" /> <em>Aurigo - Una targa verrà posta a dimora nelle prossime settimane</em> (<a href="http://www.riviera24.it/articoli/2014/04/28/175330/larci-ha-ricordato-il-partigiano-tarzan-il-partigiano-di-origini-sinti-trucidato-ad-aurigo" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Riviera24.it</a>)</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
In occasione della festa di Liberazione l'Arci Provinciale di Imperia ha voluto ricordare la figura di Giuseppe Catter, partigiano "Tarzan", ucciso ad Aurigo dai nazifascisti nell'agosto del 1944.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Nell'accogliente sala di "Ca Ru Megu" concessa dal Comune di Aurigo, rappresentato dal Vice Sindaco Piercarlo Gandolfo, sabato 26 aprile si sono riuniti per ricordare Catter, rappresentanti dell'ANPI, militanti dell'Arci e numerose personalità, che con il loro contributo di memoria e di riflessione hanno inteso sottolineare l'attualità del gesto eroico del giovane partigiano, sepolto ad Oneglia, che per difendere il capo della sua formazione, il partigiano"Orano", scelse l'estremo sacrificio.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Presenti alla commemorazione Italo Catter, fratello di Giuseppe, la sorella Maria Rosa, i nipoti ed il cognato. Come sempre vivace e commosso il contributo di Carlo Trucco, partigiano, presidente onorario del Circolo Arci Guernica che non ha voluto mancare all'appuntamento promosso dall'Arci Provinciale Imperiese.<br />L'ing. Ezio Lavezzi, presidente dell'Associazione Partigiani ha inteso rappresentare l'adesione convinta del comitato provinciale ANPI all'evento, sottolineando l'importanza di non vanificare con becere semplificazioni il valore collettivo della lotta di Liberazione, fondamento della nostra democrazia.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Feli Delucis dell'Arci e Giovanni Rainisio, presidente dell'I.S.R.E.C.IM. hanno svolto la loro relazione commemorativa tratteggiando con riferimenti letterari e note storiche l'esperienza di vita e di lotta di "Tarzan".</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Rainisio ha, tra l'altro, testimoniato con soddisfazione il proliferare di eventi promossi da tanti soggetti per ricordare il sessantanovesimo anniversario della Liberazione, segno di speranza in un Paese ferito dai tanti revisionismi. Hanno quindi preso la parola l'assessore Regionale all'immigrazione Enrico Vesco ed il Presidente di Arci Liguria, Walter Massa, che con la loro presenza hanno testimoniato l'attenzione verso una figura così attuale della lotta di Liberazione.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Per la libertà hanno infatti combattuto uomini e donne di ogni etnia, ideologia politica e provenienza, poichè di fronte alla ricerca della libertà ed al riscatto dal giogo delle dittature l'umanità si trova convintamente unita e coesa.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Nelle prossime settimane la targa presentata alla cerimonia sarà posta a perenne ricordo di Giuseppe Catter, il partigiano di origini Sinti morto per le libertà di tutti.</div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-91905141624167956752014-04-26T10:00:00.000+02:002014-04-26T10:00:01.177+02:00Nuovi europei/ Teresa si diploma (contro i pregiudizi)<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" src="http://lacittanuova.milano.corriere.it/files/2014/04/teresa-500x399.jpg" height="239" style="border: 0px;" width="300" /> <em>di <strong>Lorena Cotza</strong> su </em><a href="http://lacittanuova.milano.corriere.it/2014/04/21/nuovi-europei-teresa-si-diploma-contro-i-pregiudizi/" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Corriere della Sera LA CITTA' NUOVA</a><br />
<br />
Teresa vive in Italia, ha 18 anni, sta per diplomarsi e sogna di iscriversi all'università. La sua è una di quelle storie che non dovrebbero far notizia. <strong>Ma Teresa è una giovane rom e la sua storia è ancora considerata una rara eccezione</strong>.</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"><em>"Sino all'anno scorso nessuno a scuola sapeva che ero rom" racconta Teresa Suleymanovic. "Quando i miei compagni mi chiedevano da dove venissi, dicevo solo che ero bosniaca. Non volevo dire che vivevo in un campo. Perché tutti pensano che i rom dei campi rubino e siano sporchi".<a name='more'></a></em></ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Teresa sta frequentando l'ultimo anno dell'Istituto Alberghiero di Monserrato, in provincia di Cagliari, dove sono iscritte anche altre tre ragazze del campo in cui abita.</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"><em>"Dopo il diploma mi piacerebbe studiare Scienze dell'Alimentazione e diventare una dietologa" dice Teresa. "Oppure mi piacerebbe lavorare nel settore della ristorazione, ho svolto diversi tirocini in alcuni ristoranti della zona e ho imparato tantissimo su questo mestiere".</em></ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
L'amore per la cucina gliel'ha trasmesso sua madre, Visna, trasferitasi dalla Bosnia in Sardegna circa 30 anni fa. <strong>"Il pane per noi è il cibo più importante"</strong> mi spiega Visna mentre con gesti sicuri prepara la pita, una finissima ed elastica pasta che riempie con carne e verdure. "È una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, tutte le mie figlie lo sanno fare". Oltre alle tradizioni culinarie, i diritti umani sono l'altro tema a cui Teresa vorrebbe dedicarsi in futuro. Nella tesi di diploma che sta preparando, ha infatti scelto di raccontare la storia del suo popolo, il genocidio nazista e la resistenza della cultura rom, ancora intatta nonostante secoli di persecuzioni.</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"><em>"Ho scelto questo argomento perché ci sono ancora tanti, troppi pregiudizi sui rom. Se davvero non sei razzista non dovresti fare differenze tra nessuno. Non puoi pretendere di dire che non odi i marocchini, ma al tempo stesso odiare i rom. Altrimenti che senso ha?" si chiede Teresa.</em></ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Quest'anno Teresa ha partecipato a <a href="http://www.21luglio.org/italiaromani-convegno-sullinclusione-rom-sinti-in-italia/" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">"Italia-Romanì"</a>, convegno sull'inclusione dei rom e dei sinti in Italia, organizzato dall'Associazione 21 Luglio e tenutosi a Roma dal 3 al 5 aprile. Racconta con entusiasmo del <a href="https://www.youtube.com/watch?v=GUExsqqUYA8" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">flash-mob organizzato di fronte al Colosseo</a>: "Abbiamo indossato dei sacchi neri, con dei biglietti che descrivevano i pregiudizi che ci portiamo addosso. Nel mio ho scelto di scrivere "Io non voglio studiare". E poi ce li siamo strappati di dosso".</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"><em>"Vicino al convegno c'era anche una manifestazione anti-rom, ci gridavano di tutto ma per fortuna vicino c'era la polizia" continua Teresa. "Ma durante il flash-mob è stato bello rispondere alle domande della gente e far vedere che ci sono tanti giovani rom in gamba".</em></ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Tra i tanti temi affrontati durante il convegno, uno dei più dibattuti è stato quello dei campi rom. Una questione di non facile soluzione:<strong>alcuni rom vorrebbero trasferirsi in case normali, ma altri non vogliono rinunciare alla vita comunitaria del campo</strong>. Teresa vive in un piccolo e isolato insediamento a circa 7 km dal primo centro abitato, in cui vivono 14 famiglie rom. Il campo si trova in cima a una collina da cui si domina il Golfo di Cagliari ed era la sede di un vecchio inceneritore, di cui oggi resta solo lo scheletro spettrale della struttura.</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"><em>"È stata dura - dice Visna, raccontando con orgoglio di come ha costruito la sua baracca. - Abbiamo lavorato duramente per raccogliere i pezzi di lamiera, ma siamo riusciti a costruire una stanza per tutti i miei figli. Quando sgomberano i campi e buttano giù le case su cui hai lavorato per anni non è bello".</em></ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Teresa vorrebbe vivere in una casa in città, come una delle sue sorelle, che ha sposato un italiano e lavora nel settore della ristorazione. Ma capisce anche la scelta di chi non vuole spostarsi. Le abitazioni fornite dal comune sono spesso troppo piccole per le famiglie più numerose e a molti manca la solidarietà che si crea all'interno dei campi.</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"><em>Ci sono, però, problemi che potrebbero essere affrontati e risolti con poche risorse: "Da anni chiediamo al sindaco di creare una piazzola per una fermata del pullman - dice Teresa - Le corriere passano lungo questa strada, ma non si fermano, quindi per andare a scuola devo sempre chiedere un passaggio a mio padre. C'è un pulmino per i bambini iscritti alla scuola elementare, ma non per tutti gli altri".</em></ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Teresa è riuscita a proseguire gli studi grazie a una borsa di studio della <a href="http://fondazioneannaruggiu.wix.com/fondazioneannaruggiu" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Fondazione Anna Ruggiu</a>, dedicata al sostegno della popolazione rom. Ma c'è un male che nessun benefattore riesce a curare: quello dei pregiudizi.</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"><em>"Quando ho detto ai miei compagni dove vivevo, alcuni mi hanno detto che avrebbero voluto vedere il mio campo, ma hanno paura e pensano che siamo cattivi. So che non verranno qui. Ma bisognerebbe prima conoscere e poi giudicare".</em></ul>
<hr style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<em><strong>Anche su </strong></em><a href="http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2014/04/21/monserrato_rom_e_vicina_al_diploma_il_sogno_di_teresa_l_universit-6-364052.html" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank"><img alt="" border="0" src="http://fabriziorodin.files.wordpress.com/2011/04/testata-unione-sarda1.jpg" height="20" style="border: 0px;" width="208" /></a></div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-25564075476398147102014-04-19T10:00:00.000+02:002014-04-19T10:00:00.361+02:00Ancora sulla mediazione culturale<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUM51YI1T1NI40bJCTOY-aoqUjfrby5PVKK5fii1sBZ8pFk0APQT1IZV3YCYkbmxEoA7PoCu4_C1f2vOHISJZ3iFEq7_wacftBt5VL5J1UTHtAueTHQEGdpOb6Voe-Vlk6QZF281TPzlln/s1600/Peperoncino.jpg" style="border: 0px;" width="300" /></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Chiedevo pareri <a href="http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=5992" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">settimana scorsa</a>. Ho raccolto qualche MI PIACE su Facebook e basta, come va di moda in questi periodi di afasia, in cui tutti ci sono, ma ancora non hanno capito perché. Più articolato un tweet da U VELTO:</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"><em>@info_mahalla</em> <em>@Ass_21_luglio</em> noi siamo convinti della bontà del progetto, ma le questioni poste dovrebbero portarci ad una seria discussione<a name='more'></a></ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
che comunque non fornisce molti elementi.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Così il sospetto è che queste prime (chiamiamole) risposte, siano il corrispettivo di un PAT PAT sul testolone: <em>Bravo ragazzo, ma perché non parliamo delle solite cose trite e ritrite? Facciamo finta di niente, e tra un po' nessuno si ricorderà niente.</em> PILLOLA ROSSA o PILLOLA BLU?</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Allora ci riprovo, che al solito mi tocca da fare tutto da solo. Al mio autismo aggiungo un po' di peperoncino, quello tipico di Mahalla, vedendo se qualcuno si sveglia.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Io credo che la questione della mediazione abbia assunto un aspetto MERAMENTE CULTURALE, e vada riportata coi piedi per terra per evitare fallimenti o fraintendimenti futuri.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Il primo dato di fatto, era il SOSTANZIALE ESAURIMENTO delle politiche di mediazione del passato. Tra gli aspetti di questa crisi:</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 9pt;">l'abbandono a se stessi dei mediatori passati;</li>
<li style="font-size: 9pt;">lo svilimento del ruolo, che non avendo mai avuto competenze e orari ben definiti, non si è mai tramutato in una professione, né tantomeno ha generato introiti interessanti per i mediatori, che quindi hanno finito per vederlo come una soluzione (personale) di ripiego.</li>
</ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Il fatto che non sia facile avere un quadro del destino, della storia di questi mediatori, e nel contempo un bilancio dei risultati ottenuti, mette un'ipoteca su come continuare.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
L'altro aspetto critico è che questi mediatori, chiusi in un ruolo ibrido che nel mondo del lavoro è difficilmente classificabile, in passato erano soprattutto persone mature di riferimento per la comunità, oggi vanno caratterizzandosi come giovani rom e sinti, che potrebbero entrare nel mondo degli studi (da quelli primari a quelli universitari) e del lavoro.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
IMPORTANTE: non è solo un parametro economico. In che ambiti opera un mediatore? Lui per prima vive la ghettizzazione, nel campo e con i suoi abitanti, e rapportandosi col mondo esterno solo attraverso figure di riferimento altrettanto mediate. Un muratore, un facchino, ma anche uno studente, non solo hanno più possibilità di carriera, ma sono obiettivamente meno isolati dalla società maggioritaria (e reale).</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Però, anche se si ripete che occorrerebbe investire in istruzione e formazione lavoro, da tempo s'è formata una strana alleanza tra burocrati europei e autonominatisi rappresentanti di rom e sinti (che questi rappresentanti siano gagé, come nel passato, o rom e sinti come sta succedendo ultimamente, non cambia la logica). Un effetto collaterale di questa strana alleanza, è che la mediazione da luogo a congressi, convegni, tavole rotonde... La mediazione diventa un po' come l'università nella società nostra: non più un trampolino verso un miglioramento personale e sociale, ma parcheggio per giovani che il mercato del lavoro non può e non vuole assorbire (o non sa come farlo).</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Tutti questi aspetti mi portano a concludere che<strong> l'opportunità non sta nella carriera di mediatore culturale, ma nell'organizzazione dei corsi e di tutta la campagna per formare queste figure </strong>perché, se ormai abbiamo imparato che i campi-sosta sono ghetto e business, dovremmo coerentemente dare un occhio ad altri aspetti similari dello zingarificio italiano ed europeo.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Ciliegina finale: candidata alle elezioni europee troviamo proprio la <a href="http://www.upreroma.it/index.php/notizie/77-romed2-e-romact-due-programmi-del-consiglio-d-europa-e-della-commissione-europea-per-l-italia" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">responsabile italiana di ROMED2-ROMACT</a>, e allora questa candidatura potrebbe essere meno folkloristica che nelle tante volte passate, anche se da scommettitore non sarei sicuro che Tsipras possa essere il cavallo più adatto alla corsa verso Bruxelles.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<em>Ne riparliamo settimana prossima, se il peperoncino di Mahalla non è bastato si può sempre aumentare la dose. COME SEMPRE, SENZA OFFESA.</em></div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-41185822608872591792014-04-12T10:00:00.000+02:002014-04-12T10:00:00.117+02:008 aprile 2014, le associazioni dei Rom e dei Sinti lanciano la campagna nazionale<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<img alt="" border="0" src="https://scontent-b-ams.xx.fbcdn.net/hphotos-prn2/t1.0-9/1382314_854749047884794_939894255782574518_n.jpg" style="background-color: white; border: 0px; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> </span><em style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">da </em><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"></span><a href="http://lexsintirom.blogspot.it/2014/04/8-aprile-2014-la-nostra-proposta-di.html" style="background-color: white; color: #990000; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 10pt; text-align: justify; text-decoration: none;">RICONOSCIMENTO DI SINTI E ROM</a><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><strong style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">8 aprile 2014 43° Giornata internazionale del popolo rom e sinto. Le associazioni dei Rom e dei Sinti lanciano la campagna nazionale per il riconoscimento giuridico della minoranza storico-linguistica rom e sinta in Italia</strong><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">L'8 aprile cade la 43.ma ricorrenza del </span><em style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Romano Dives</em><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">, la Giornata internazionale del popolo rom e sinto. In questa occasione la</span><em style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Federazione Rom e Sinti Insieme</em><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> (formata da 29 associazioni che operano a livello locale, regionale e interregionale) e le associazioni</span><em style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Roma onlus, Romni onlus, FutuRom, Amalipé Romanò, Forum Campania Rom, Cittadinanza e minoranze, Antica sartoria rom, Theatre Rom, Museo del viaggio "Fabrizio De André" Isernia, Rom per il futuro, Gruppo di azione Rom Piemonte (Romano pala tetehara, Romano Ilo, Romano Buci, Rom e gagi insieme) Associazione Lumine</em><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> lanciano la</span><br />
<a name='more'></a><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><strong style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">campagna nazionale per la raccolta di firme su una legge di iniziativa popolare per il riconoscimento giuridico della minoranza linguistico-culturale rom e sinta italiana.</strong><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Rom e Sinti in Italia sono tra 150 e 170 mila, una cifra modesta rapportata alla popolazione italiana ma una minoranza significativa e soprattutto una minoranza con una propria identità linguistica e culturale. Insediati in Italia sin dal 1400 gli "zingari" sono la minoranza storica più svantaggiata e più stigmatizzata nonostante gli obblighi internazionali e comunitari dell'Italia e gli interventi di numerose organizzazioni internazionali come il Consiglio d'Europa, l'OSCE e l'Unione europea.</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">La partecipazione di Rom e Sinti alla vita collettiva con il proprio contributo umano e culturale è fondamentale per superare l'esclusione, la marginalizzazione di un popolo che ha attraversato secoli di discriminazione fino allo sterminio razziale e che non deve rimanere confinato nei ghetti fisici e spirituali, nei quali troppo spesso viene relegato all'assistenza e non alla propria responsabilità.</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">La campagna che le associazioni di Rom e Sinti avviano in rappresentanza delle comunità rom e sinte italiane vuole realizzare gli articoli 3 e 6 della Costituzione che prevedono: la pari dignità sociale e l'eguaglianza davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali; la tutela di tutte le minoranze linguistiche con apposite norme.</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">In questo modo si vuole superare il mancato riconoscimento istituzionale come minoranza che è causa della scarsa integrazione nella società e della marginalizzazione sociale ed economica.</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><em style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"><strong>Le associazioni rom e sinte rivolgono un appello alla cittadinanza, a associazioni, istituzioni perché aderiscano e sostengano questa campagna. Il riconoscimento della minoranza rom e sinta, della sua storia, della sua cultura, della sua identità accoglie Rom e Sinti nella comunità più generale insieme con tutte le altre identità che costituiscono il nostro patrimonio nazionale.</strong><br /><br />Grazie per l'attenzione</em><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Per informazioni Tel. 3397608728 – E-mail: </span><a href="mailto:lexsintirom@gmail.com" style="background-color: white; color: #990000; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 10pt; text-align: justify; text-decoration: none;">lexsintirom@gmail.com</a><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> </span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><strong style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Federazione Rom e Sinti Insieme:</strong><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> Nevo Drom, Upre Roma, Sinti Italiani Vicenza, Sucar Drom, Consulta Rom e Sinti di Milano, Museo del Viaggio "Fabrizio de André", Sinti Italiani Busto Arsizio, Thèm Romanò Reggio Emilia, Sinti Italiani Brescia, Sinti Italiani Milano Lambrate, Sucar Mero, Sinti Italiani Pavia, Sinti nel Mondo, Sinti Italiani Bologna, Sinti Italiani Prato, Romano Drom, Sinti Italiani Reggio Emilia, Romà, Sinti Italiani Verona, Nevo Drom Trento, Sinti Italiani Piacenza, Cooperativa Sociale Aquila, Sinti Italiani Piemonte, Cooperativa Sociale Aquila, Amici di Via Django, Cooperativa Labatarpe, Sinti Italiani Romano di Lombardia, Istituto di Cultura Sinta</span></div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-71685643395864717062014-04-12T00:28:00.000+02:002014-04-12T00:28:54.653+02:00Mediazione culturale: tra dubbi e prospettive<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" height="140" src="http://www.didaweb.net/mediatori/immagini/leandro1.jpg" style="border: 0px;" width="300" /> <em>immagine da</em> Didaweb-mediazione culturale</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Vorrei fare ragionamenti magari antipatici, ma realistici, da continuare anche in seguito se ci fosse interesse sull'argomento.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Lo scorso gennaio veniva lanciato ANCHE in Italia il programma<a href="http://www.upreroma.it/index.php/notizie/77-romed2-e-romact-due-programmi-del-consiglio-d-europa-e-della-commissione-europea-per-l-italia" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">ROMED2-ROMACT</a>. Qualche giorno prima, stavo parlando con una romnì, mediatrice scolastica, già sottopagata e che da qualche mese non riceveva nessuno stipendio. Forse ingenuamente, mi chiedeva come mai lei non fosse stata interpellata e chi potesse far valere i suoi diritti.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Partirò da queste due facce della stessa medaglia per alcune considerazioni:</div>
<a name='more'></a><br />
<ol style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 9pt;">Cominciando con la mia amica: è mediatrice scolastica (non mediatrice culturale) da decenni. Per quanto abbia ormai una più che discreta professionalità, con le sue competenze non saprebbe ricollocarsi sul mercato del lavoro. Quindi è "condannata" ad un lavoro magari utile professionalmente, magari persino appagante per chi altrimenti sarebbe disoccupata.</li>
<li style="font-size: 9pt;">Ho conosciuto in passato mediatrici sanitarie (non mediatrici culturali), che da tempo, per esaurimento delle convenzioni, hanno smesso di esserlo. Nessuna è mai riuscita a "riciclarsi" nei campi sanitario - infermieristico - assistenziale. Incapacità loro, formazione professionale insufficiente, o il vecchi paradigma che se sei rom ti chiudono comunque la porta in faccia (al di là della tua preparazione o della tua motivazione)?</li>
<li style="font-size: 9pt;">La somma dei primi due punti da come risultato un quasi-lavoro, che rischia di mantenerti nel tuo ambito di sempre (che può essere il campo-sosta, o la consorticola politico-intellettuale del padrinato socio-assistenziale), e l'illusione di avere un ruolo sociale attivo nell'emancipazione del tuo gruppo (o quantomeno personale). Ma col passare del tempo, quella che potrebbe essere una palestra per affrontare la società esterna e passare ad un'occupazione che interagisca con la società maggioritaria, diventa una gabbia autoreferenziale e parimenti ghettizzante.</li>
</ol>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Il primo interrogativo è puramente STATISTICO: quanti Rom e Sinti che in passato hanno svolto ruoli (retribuiti) di mediatori, hanno mantenuto l'occupazione sino a oggi? Con quali risultati (personali e collettivi)? Se oggi non lo sono più, cosa fanno? L'attuale rilancio della figura dei mediatori (culturali o no), tiene conto dei risultati precedenti?</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
La seconda questione riguarda l'aspetto politico-economico: in queste politiche</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 9pt;">il gagio (o il rom "gagizzato") è un CONSULENTE;</li>
<li style="font-size: 9pt;">il rom o il sinto è un MEDIATORE.</li>
</ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Non è solo un gioco di parole: il CONSULENTE mercanteggia il proprio compenso (alto o basso che sia), il MEDIATORE no.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Ciò detto, qual è il compenso di un mediatore, quale il suo orario, quali i suoi compiti? Le ultime due domande, purtroppo, si prestano alle risposte più varie: i compiti ognuno li interpreta come crede, e anche l'orario finisce per essere una cosa discrezionale. Quanto al compenso, se torno alle figure conosciute in passato, per quanto in periodi meno caratterizzati dalla crisi odierna potessero far gola ad una popolazione il cui tasso di disoccupazione rimane il più alto in Europa, quanti di loro se la passavano meglio facevano comunque conto su altre fonti di ingresso. Dal punto di vista economico, la figura di mediatore non significava in alcun modo l'AUTONOMIA.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Per il momento, non entro nelle questioni dei compiti, della corresponsabilizzazione e della formazione professionale.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Il mio parere (ma discutendone sono disposto a cambiarlo) è che OGGI<strong>la mediazione culturale è un business per chi la propone, per chi organizza e gestisce la fase di START UP</strong>, piuttosto che un'opportunità lavorativa che porti all'emancipazione.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Noto anche che l'Italia, arrivando buon'ultima anche in questo caso rispetto ad altre esperienze europee, può scegliere tra scimmiottare quanto sta già accadendo altrove o viceversa provare a ribaltare questa deriva propria dell'Unione Europea.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Soluzioni? Non ne ho, ecco il senso del discutere. A pelle, proprio guardando quanto sta GIA' ACCADENDO in Europa, ho l'impressione che quei fondi potrebbero essere spesi meglio se dedicati ad una pragmatica politica di scolarizzazione e di formazione lavoro. Ma, anche qua, discutiamone.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Se qualche lettore si fosse, a torto o ragione, impermalosito, non avevo l'intenzione di provocarlo, anche perché quando ho avuto l'occasione pure io ho partecipato a programmi di mediazione.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<strong>Approfondimenti:</strong></div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 9pt;"><div align="JUSTIFY" style="font-size: 9pt; margin-bottom: 0.1cm;">
<a href="https://www.google.it/search?q=La+mediazione+culturale%2C+una+scelta%2C+un+diritto%2C+Istituto+di+Cultura+Sinta&oq=La+mediazione+culturale%2C+una+scelta%2C+un+diritto%2C+Istituto+di+Cultura+Sinta&aqs=chrome..69i57j69i64l3.817j0j4&sourceid=chrome&espv=210&es_sm=122&ie=UTF-8" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">La mediazione culturale, una scelta, un diritto - Istituto di Cultura Sinta</a></div>
</li>
<li style="font-size: 9pt;"><a href="http://www.lulu.com/shop/fabrizio-casavola/leuropa-che-c%C3%A8/ebook/product-21060335.html" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">L'Europa che c'è</a> </li>
</ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
#mediazioneculturale #europa</div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-25623342540687312402014-04-05T10:00:00.000+02:002014-04-05T10:00:09.035+02:00Gente da spazzatura<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" height="200" src="http://fc04.deviantart.net/fs70/i/2013/181/3/c/brutti_sporchi_e_cattivi_by_giangix70-d6bbb7e.jpg" style="border: 0px;" width="300" /> <em>Immagine da deviantart.net</em></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Questo è' un post difficile da leggere, ma ancora di più da scrivere.<a href="http://www.romadailynews.it/chi-siamo" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">ROMA DAILY NEWS</a> è un blog su Wordpress, ma non solo... leggo:</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"><em>è una testata telematica quotidiana dedicata a Roma e al suo territorio. Ogni giorno una redazione giovane e dinamica alimenta una piattaforma estremamente sofisticata che permette al quotidiano online di essere tra i primi giornali del mattino a rilasciare le notizie più aggiornate.</em></ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Sta di fatto che qualche giorno fa ha sconfinato sino a Genova:</div>
<a name='more'></a><br />
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"><a href="http://www.romadailynews.it/cronaca/genova-ragazza-picchia-ragazzina-incassava-troppo-poche-elemosine.php" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">GENOVA, RAGAZZA PICCHIA RAGAZZINA: INCASSAVA TROPPO POCHE ELEMOSINE</a> SCRITTO DA ARRIGO D'ARMIENTO ON 29 MARZO 2014. POSTATO IN CRONACA<br /><em>Leggete questa notizia e chiedetevi se si tratta di un fatto isolato. Chissà, forse è la regola. Ma stavolta qualcuno se n’è accorto e ha provveduto, nei limiti che la legge gli consente in casi del genere...</em></ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
E così conclude:</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"><em>...Da domani ricomincerà a chiedere l’elemosina, e a prendere botte. Ma non la picchieranno più in pubblico.</em></ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Il fatto è "probabilmente" vero, resto a chiedermi perché lo debba leggere su una testata <em>"dedicata a Roma e al suo territorio"</em>. Storie simili, STORIE DI MISERIA E DI ABIEZIONE, sono quanto di più comune accada a chi vive per strada, quindi non voglio neanche chiedermi se l'acredine dell'articolo possa essere voluta o spontanea. Considero il tutto pura cronaca.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Una domanda vorrei fare alla testata, MA SOPRATTUTTO A VOI LETTORI DI MAHALLA: in questo mondo di miseria e spazzatura, <strong>chi avrebbe scritto, chi avrebbe letto</strong>, se quella medesima ragazzina fosse stata presa a sputi o a calci DA NOI, fosse stata semplicemente allontanata in malo modo da un negozio DA NOI, fosse stata minacciata durante un controllo o semplicemente mentre girava, che chiedesse l'elemosina o meno, che fosse o meno sottoposta ad un aguzzino rom? EPPURE E' LA STESSA QUOTIDIANA E PERDURANTE VIOLENZA. O sbaglio?</div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-51758371614813890852014-03-29T10:00:00.000+01:002014-03-29T10:00:00.939+01:00La bufala dei rom che possono viaggiare gratis sui mezzi pubblici<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" src="https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRzvcb1Csj5EMXhUXNiO4mK7sjmLjc39AXObXuhwRtQCPfQoVqCAg" style="border: 0px;" /></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Ne scrive una testata attenta e prolifica come <a href="http://www.giornalettismo.com/archives/1421213/la-bufala-dei-rom-che-possono-viaggiare-gratis-sui-mezzi-pubblici/" style="color: #990000; font-size: 10pt;" target="_blank">Giornalettismo</a>: <strong>nella notizia non c'è un briciolo di verità</strong>.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
E, parere personale, non ci sarebbe bisogno di qualcuno che segnalasse la cosa come bufala, perché è palese. Difatti, la notizia nasce su siti che sono dichiaratamente satirici.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Essendo io una persona assolutamente non-moralista, forse dovrei pormi la domanda su quali siano i limiti della satira, ma non ci riesco proprio. Vorrei allora rivolgere a voi pigri lettori (e cercare una risposta) altri interrogativi:</div>
<a name='more'></a><br />
<ol style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 9pt;">Perché nel 2014 qualcuno creda ancora a notizie simili.</li>
<li style="font-size: 9pt;">Quale sia il meccanismo che le fa circolare.</li>
<li style="font-size: 9pt;">Quale sia il linguaggio adoperato.</li>
</ol>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Che poi, sono tre domande collegate.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Cominciando con la prima: è ipotizzabile un livello tale di ignoranza mediatica (in un'epoca in cui le notizie si creano, circolano e muoiono a tonnellate), per cui non si distingua più il possibile dal palesemente falso? Se non è ignoranza, se non è voyerismo, QUAL E' L'UTILITA' PRATICA, TANGIBILE, DI RIPRENDERE UNA BUFALA PALESE?</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
La risposta che mi viene in mente è "forse" culturale: non esiste alcuna utilità pratica o strumentale, ma l'internauta-tipo con un atto così gratuito stabilisce a se stesso e ai propri lettori una specie di superiorità. Cioè GLI ZINGARI sono una categoria talmente infima, di cui si può scrivere di tutto (e il contrario di tutto, nella variabile buonista); un po' come se fossero animali o i negri nel 1800. Tanto, sarà Giornalettismo a rispondere, non gli zingari!</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Il terzo punto è altrettanto interessante: un pesce d'aprile in anticipo, un commissario UE di SEL che non esiste, e sfruttare la distanza che il cittadino comune oggi sente verso l'Europa (e il politichese che contorna le su notizie) mischiandola con pregiudizi vecchi e nuovi:</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 9pt;"><em>Un aiuto concreto ai tanti Rom che usano il trasporto pubblico per poter mendicare e trovare il giusto sostentamento per una vita dignitosa...</em></li>
<li style="font-size: 9pt;"><em>Questo provvedimento continua sulla strada intrapresa dal nostro Governo in questa fase di profonda crisi...</em></li>
<li style="font-size: 9pt;"><em>dovrebbe coinvolgere più di 300 mila Rom. Per la minoranza Rom l'esenzione coprirà tutte le tratte nazionali...</em></li>
<li style="font-size: 9pt;"><em>Il nostro obiettivo - ha detto l'onorevole Beneamato - è quello di intervenire con decisione sul sistema della mobilità per rendere i mezzi di trasporto più attraenti e maggiormente fruibili...</em></li>
<li style="font-size: 9pt;"><em>E' l'Europa che ce lo chiede...</em></li>
</ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Voi, che ne pensate?</div>
<ul style="background-color: white; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<li style="color: #666633; font-size: 9pt;"><em>Argomenti correlati:</em></li>
<li style="color: #666633; font-size: 9pt;"><a href="http://www.chefuturo.it/2014/03/i-10-passi-per-capire-se-ti-sei-ammalato-di-complottismo-e-un-antidoto-per-guarire-presto/" style="color: #990000; font-size: 10pt;" target="_blank">I 10 passi per capire se ti sei ammalato di complottismo (e una cura per guarire presto)</a></li>
<li style="font-size: 9pt;"><a href="http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=5977" target="_blank"><span style="color: #990000;">Nota margine</span></a></li>
</ul>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-26589379383345483892014-03-22T10:00:00.000+01:002014-03-22T10:00:04.586+01:00Se la Speranza ha messo la segreteria telefonica<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="225" src="http://www.youtube.com/embed/lxSyKlNnhYY" width="300"></iframe></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Le amare riflessioni dell'amica Fiorella è come se mi avessero svegliato dal letargo:</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"><em>sgomberati giovedi di settimana scorsa da v.le Forlaninj, illegalmente, senza che sia stata data loro soluzione abitativa!, coppie senza minori, vagano di 'campo in campo', continuamente rintracciati e sgomberati. Tutto tace, tutto va bene per la sinistra al governo in questa città. Allora, tutti da quel palco del nuovo sindaco eletto, Pisapia, gridavano: siamo tutti rom! ...da allora...è passato tempo...e nessuno grida più siamo tutti rom. I rom sono cacciati senza se e ma.<a name='more'></a></em></ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Me la ricordo bene, la fine di maggio 2011. Ero stato addirittura candidato al CdZ per SEL. Si disse che Nicolino avesse voluto mettere il cappello sulla vittoria del buon Giuliano.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
"Abbracciare i nostri fratelli e le nostre sorelle rom..." Mi chiedo, OGGI-MILANO, quanti cittadini, quanti amministratori, quanti fra coloro che erano in quella piazza, ripeterebbero quelle parole, con la medesima convinta retorica. Ma, tanto per restare alle parole di Nicolino, non è che la questione MOSCHEA abbia visto un destino diverso, o debba vederlo.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Mi sembra che i tempi per abbracciarsi, FINALMENTE, per <a href="http://www.youtube.com/watch?v=YqlGwCgFbtk" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">guardarsi negli occhi e riconoscersi</a> almeno una volta, come cantava De Andrè (fine anni '90!!!), siano sempre lontani.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Sì, qualcosa è cambiato in questi due anni:</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 9pt;">ho visto rom e gagé che avevano iniziato a parlarsi tornare ognuno deluso ai propri nidi;</li>
<li style="font-size: 9pt;">ho visto inaugurare tavoli e incontri con quegli stessi rom e gagé, e col comune, e non riesco più a ritrovarli neanche col TOMTOM.</li>
</ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Tavoli e interlocuzioni che erano dovuti, niente di più e di meno, a rom e gagé per mettere assieme qualche idea che ridasse fiato ad una convivenza sempre più critica. Tavoli e interlocuzioni dovuti, forse, a questo o quel soggetto politico che sperava di trovare spazio nel mondo arancione di Giuliano.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Se prima, due anni fa e oltre, era una vera e propria CACCIA AL ROM, adesso forse va un po' meglio (non per tutti, non ditelo per esempio in via Idro...) ma, ripeto, chi tra gli elettori di ALLORA, chi tra gli eletti, è smanioso di ABBRACCIARE I SUOI FRATELLI ROM? Diciamo che questi fratelli sono evoluti alla condizione di TOLLERATI, che è un modo gentile per dire che magari non sono cittadini come gli altri, possono essere sempre sgomberati o stigmatizzati, ma se stanno zitti e non rompono i coglioni al manovratore, possono sperare che qualcuno faccia qualcosa per loro. Il concetto di carità, non c'è bisogno di spiegarglielo.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<strong>Due parole agli eletti</strong></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Non è vostro compito andare in giro ad abbracciare qualcuno, figuriamoci i Rom! (<em>chi glielo dice a Nicolino?</em>). Ma da voi mi aspetterei un briciolo di politica, cioè:</div>
<ol style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 9pt;">condivisione</li>
<li style="font-size: 9pt;">cuore-passione</li>
<li style="font-size: 9pt;">progetto-visione</li>
</ol>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
e non vedo niente di questo in quella che è (forse) amministrazione. Il rischio che correte (<a href="http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=5857" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">l'ho già scritto</a>), è di perdere alla grande le prossime elezioni.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<strong>Due parole agli elettori</strong></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Abbracciare gli zingari? Quando mai! Come vi capisco, coi vostri problemi, con rate e bollette da pagare... e tutto il resto. Non pretendo che abbiate testa o cuore per chi è sfigato come/più di voi, ma se si riuscisse a GUARDARSI NEGLI OCCHI (arieccoci) forse capireste che alla fine dei conti, siete trattati da Rom, extracomunitari e pezzenteria varia. Ignorarli, o peggio buttarli fuori bordo nella speranza che la barca non affondi, non vi darà nessun vantaggio. Forse, pensateci, così vi togliete di torno un alleato di cui potreste comunque sbarazzarvi in seguito, quando finalmente capirete quali sono i vostri obiettivi minimi.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<strong>Due parole anche ai Rom</strong></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Sempre in attesa di qualcuno che vi salvi, di qualcuno che meglio di voi sappia trovare le parole adatte. Che non vi fidate di nessuno, ma vi attaccate a tutti, pur di non muovere un dito. Siete in fondo al pozzo, decidete se rimanere lì, o se volete uscirne cominciate voi ad arrampicarvi. Non aspettatevi niente da nessuno. E se (proprio, proprio) avete bisogno dell'aiuto di qualcuno, abbiate almeno un po' di fiducia in voi stessi.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<em>Lettura consigliata: </em><a href="http://www.lulu.com/shop/fabrizio-casavola/zingaropoli-divagazioni-su-come-perdere-le-elezioni/ebook/product-21391950.html" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank"><img alt="" border="0" src="http://static.lulu.com/browse/product_thumbnail.php?productId=21391950&resolution=detail" style="border: 0px;" /></a></div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-4457032715437852102014-03-15T10:00:00.000+01:002014-03-15T10:00:09.053+01:00Passato che non passa<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<a href="http://www.naga.it/index.php/notizie-naga/items/di-sgombero-in-sgombero.html" style="background-color: white; color: #990000; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 10pt; text-align: justify; text-decoration: none;" target="_blank"><img alt="" border="0" src="http://www.naga.it/tl_files/naga/logo_naga_ora.png" style="border: 0px;" /></a><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> </span><em style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">13/03/2014</em><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> - Comunicati Stampa:</span><strong style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Di sgombero in sgombero!</strong><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Il 3 marzo la polizia locale ha sgomberato il campo informale sito nelle vicinanze dell'ospedale Sacco a Milano e questa mattina sono stati sgomberati due insediamenti rom situati nella zona dell'ex caserma di Viale Forlanini. Sono tutte persone provenienti da </span><a href="http://www.naga.it/index.php/notizie-naga/items/nomadi-per-forza.html" style="background-color: white; color: #990000; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 10pt; text-align: justify; text-decoration: none;" target="_blank">sgomberi precedenti</a><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">.</span><br />
<a name='more'></a><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Questa mattina, la Polizia Locale, Polizia di Stato e Carabinieri, con il supporto della protezione Civile, dell'Ufficio Nomadi del Comune e del Coordinamento Rom, hanno proceduto all'ennesimo sgombero di insediamenti occupati da famiglie di etnia rom.</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Le modalità' di sgombero sono quelle a cui il Comune di Milano ha ormai abituato, ovvero: assenza di ordinanza di sgombero, nessuna consultazione precedente con le famiglie interessate, offerta alloggiativa deficitaria e solo temporanea. In sostanza, il Comune milanese insiste nella sua miope pratica di sgomberare interi nuclei famigliari con grande spreco di risorse pubbliche, in aperto spregio dei diritti umani fondamentali di tali persone, nel mancato rispetto degli standard internazionali e senza alcuna volontà' di trovare soluzioni durature.</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Le Autorita' milanesi, quindi, si adoperano con un importante spiegamento di forze e risorse pubbliche per sgomberare - con cadenza almeno mensile - le stesse persone, spostandole da un angolo all'altro del territorio comunale, con brevi passaggi negli indecenti, sovraffollati e costosi centri di permanenza temporanea.</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><em style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">"Il 3 marzo sono state sgomberate 60 persone senza che venisse offerta loro alcuna soluzione alloggiativa che è stata invece in parte proposta alle 40 persone sgomberate stamani."</em><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> dichiarano i volontari del Naga e gli operatori di ERRC presenti allo sgombero. </span><em style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">"Le persone sgomberate dieci giorni fa sono per strada senza assistenza né accoglienza creando una situazione grottesca ed incomprensibile. Fermo restando che le soluzioni alloggiative proposte dal Comune si rivelano spesso inadeguate in quanto non rispettose dei bisogni e dei diritti fondamentali dei cittadini rom - e infatti sono spesso giustamente rifiutate - un minimo di accoglienza ci sembra il minimo che un'amministrazione che possa offrire a chi vive sul suo territorio."</em><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> Proseguono i volontari e gli operatori.</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><em style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">"Ormai da tre anni aspettiamo dal Comune un segnale forte di discontinuità, gli sgomberi rimangono invece l'unica risposta messa davvero in atto. L'amministrazione dimostra così non solo di non riuscire a realizzare nessuna pratica di discontinuità, ma di non riuscire nemmeno a immaginarsela. Forse manca il coraggio di attuare una politica diversa. Di certo non manca il coraggio di sgomberare"</em><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">. Concludono Naga e ERRC.</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Naga ed ERRC continueranno a monitorare la situazione, ad assistere le persone sgomberate e a chiedere che si trovino soluzioni strutturali per quella che, dopo tanti anni, non deve più essere trattata come un'emergenza.</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Info: Naga: 3491603305 - </span><a href="http://www.naga.it/" style="background-color: white; color: #990000; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 10pt; text-align: justify; text-decoration: none;" target="_blank">www.naga.it</a><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> - </span><a href="mailto:naga@naga.it" style="background-color: white; color: #990000; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 10pt; text-align: justify; text-decoration: none;">naga@naga.it</a><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> </span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">ERRC: Sinan Gökçen</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Media and Communications Officer</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">European Roma Rights Centre</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Tel. +36.30.500.1324</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><a href="mailto:sinan.gokcen@errc.org" style="background-color: white; color: #990000; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 10pt; text-align: justify; text-decoration: none;">sinan.gokcen@errc.org</a></div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-32543931560514969682014-03-08T10:00:00.000+01:002014-03-08T10:00:04.765+01:00L'eterna gabbia di Rom e Sinti nelle linee guida sull'integrazione<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="sopra" style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; margin-bottom: 1em; text-align: center;">
<div class="piccolo" style="font-size: 8pt;">
<iframe allowfullscreen="" frameboard="0" height="225" src="http://www.youtube.com/embed/x5il4QJbCKg" style="font-size: 9pt; text-align: justify;" width="300"></iframe><span style="font-size: 9pt; text-align: justify;"> </span><span style="font-size: 9pt; text-align: justify;">di Monica Febbo, 01/03/2014 - 08:27 su</span><span style="font-size: 9pt; text-align: justify;"> </span><a href="http://www.linguamigrante.it/articoli/leterna-gabbia-di-rom-e-sinti-nelle-linee-guida-sullintegrazione" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-align: justify; text-decoration: none;">LinguaMigrante</a></div>
</div>
<div class="giustificato" style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<div style="font-size: 9pt;">
<br /><em>''Il dialogo interculturale non è un vezzo, è una necessità del nostro tempo.<br />(...) il dialogo interculturale è impossibile senza un riferimento chiaro e condiviso a valori fondamentali, quali la democrazia, i diritti umani e il primato del diritto.</em><br />(Consiglio d'Europa, Libro bianco sul dialogo interculturale, 2008)''</div>
<a name='more'></a><br />
<div align="right" style="font-size: 9pt;">
<em>"Le categorie di spazio e di tempo, ad esempio,<br />sono concepite in modo culturalmente diverso e da ciò derivano,<br />talvolta, differenti modalità di approccio e di risposta<br />alle esperienze e agli apprendimenti che la scuola propone.<br />similmente, sul versante delle capacità di astrazione e simbolizzazione,<br />vi sono specificità particolari, per cui gli studenti sinti e rom<br />potrebbero faticare molto a memorizzare,<br />ad attribuire a dei simboli significati e concetti.<br />Questa caratteristica contribuisce a rendere difficoltoso l'apprendimento della letto-scrittura,<br />problematicità derivante anche dal fatto<br />che nelle culture di provenienza le lingue madri sono prevalentemente orali.</em>''</div>
<div style="font-size: 9pt;">
Si potrebbe riassumere con le due citazioni sopra riportate (da: Linee guida per l'integrazione 2014 - MIUR), stringatissime e poste su due piani paradossali, il testo emanato in questi giorni dal MIUR.<br />Un testo che si autoannuncia come qualcosa di fortemente rivoluzionario e innovativo.<br /><br />Estrapolando solamente queste due affermazioni si direbbe che segue piuttosto la dicotomia di pensiero che contrassegna da tempo il sistema scolastico e non solo. Non in secondo luogo è da tenere in considerazione la mancanza di tangibilità con un reale quotidiano che, con tutta certezza, non è stato valutato interpellando i diretti interessati, cioè gli insegnanti, "in prima linea" in quanto attori di didattica, sapere, ricettori reali di un mondo che cambia, spettatori di un susseguirsi generazionale che non doveva e non deve essere mai messo in secondo piano.<br /><br />La marcata incompetenza in fatto di materia scolastica, è da ribadirlo, lo mostra il secondo passaggio riportato.<br /><br />Vero e proprio <strong><em>atto lesivo</em></strong> e non solo nei confronti di categorie che con dovizia di dettaglio vengono elencate come a farne un discorso maggiormente assimilabile a una sorta di novello Manifesto della razza degli studenti. Prospettiva di certo non tranquillizzante. Quanto una tacita negazione di studi in merito alla linguistica, ai processi cognitivi e all'alfabetizzazione, percorso in salita che ha visto confutare le teorie esposte a Teheran negli anni '60 dove il problema era inteso, come qui brutalmente esposto ovvero come <em>Coscientizzazione e che prende cioè</em> le mosse dall'esperienza concreta.<br /><br />L'aspetto duplice dell'affermazione del <strong>MIUR</strong> mostrerebbe invece delle potenzialità non irrilevanti se si avesse la volontà di portarle a risultati d'ordine pratico, come nel caso dell'aritmetica e di processi di memorizzazione intuitivi già presenti nella mente del bambino ancora prima del suo ingresso a scuola.<br /><br />Senza contare che l'accettazione di un giudizio così lapidario porterebbe di certo a una condanna senza appello di adulti analfabeti ancora presenti nelle nostre comunità del benessere.<br /><br />L'oralità che è tipica appunto in colui o nelle comunità che fanno minor ricorso alla lettera scritta non presuppone distinzioni tali da far credere scientificamente che i processi cognitivi del bambino come dell'adulto siano compromessi e impediscano dunque il leggere e lo scrivere come appunto immagini simboliche da decodificare.<br /><br />In secondo luogo, è stato dimostrato che oggigiorno il registro linguistico del testo scritto mostra sempre più una capacità di flessibilità tale da poterlo mettere spesso a confronto con il parlato. Se si pensa a un testo per una conferenza o un convegno, sembrerà di assistere a una vera e propria trascrizione della voce del relatore, molto più che nel caso di una chat o di un sms. Dunque, evitando pericolose ghettizzazioni della lingua soprattutto a certi gradini della conoscenza di essa, scomodando trattati che stabilivano grossolanamente dogmi pedagogici e d'ordine pratico che non fanno altro che ghettizzare l'alunno in una sorta di stato di reclusione ed eterna gabbia nei confronti di una comunità scolastica, che sia adulto o minore, da cui egli stesso certo non potrà sottrarsi, se non da quell'assassino di se stesso che gli altri ne fanno, criminali di un sapere imprescindibile perché da intendersi come vitale necessità e pari diritto a essere liberi.</div>
</div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-91777655151284083722014-03-01T10:00:00.000+01:002014-03-01T10:00:06.186+01:00Senza Luce<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<img alt="" border="0" src="http://www.21luglio.org/wp-content/uploads/2014/02/banner_600x356b-300x178.png" style="background-color: white; border: 0px; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> </span><strong style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Senza Luce. Rapporto sulle politiche della Giunta Marino, le comunità rom e sinte nella città di Roma e il "Best House Rom", 3.3.2014 -</strong><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"></span><a href="http://www.21luglio.org/senza-luce-rapporto-sulle-politiche-della-giunta-marino-le-comunita-rom-sinte-nella-citta-roma-il-best-house-rom-3-3-2014/" style="background-color: white; color: #990000; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 10pt; text-align: justify; text-decoration: none;" target="_blank">21luglio.org</a><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> </span><em style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">martedì, 25 febbraio, 2014</em><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><strong style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Lunedì 3 marzo</strong><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">, alle ore 11 presso la sede dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti, in via Parigi 11, a Roma, l'Associazione 21 luglio presenta </span><strong style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"><em>Senza Luce</em></strong><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">, rapporto sulle politiche della Giunta Marino, le comunità rom e sinte nella città di Roma e il "Best House Rom".</span><br />
<a name='more'></a><em style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Senza Luce</em><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> è un rapporto che si prefigge come obiettivo quello di esaminare se e come la nuova Amministrazione locale abbia iniziato a offrire, a otto mesi dal suo insediamento, risposte adeguate alle urgenti problematiche che riguardano gli oltre </span><strong style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">8 mila rom e sinti</strong><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> della Capitale.</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Contestualmente i curatori della ricerca hanno voluto operare un focus sul "Best House Rom", un "centro di accoglienza" per soli rom, considerato dall'Associazione 21 luglio un </span><strong style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">luogo simbolo</strong><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> che incarna le conseguenze delle azioni sinora organizzate dalle autorità locali nei confronti di rom e sinti in emergenza abitativa.</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Nel "Best House Rom", situato in via Visso, nella periferia est di Roma, vivono attualmente più di 300 rom, di cui </span><strong style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">200 minori</strong><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">. Tra questi gli uomini, le donne e i bambini sgomberati, nelle scorse settimane , dal "villaggio attrezzato" di </span><a href="http://www.21luglio.org/roma-rom-trasferiti-dal-campo-al-centro-raccolta-2/" style="background-color: white; color: #990000; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 10pt; text-align: justify; text-decoration: none;" target="_blank">via della Cesarina</a><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> e dall'insediamento informale di </span><a href="http://www.21luglio.org/roma-si-inaugura-il-nuovo-metodo-del-rigore-verso-i-rom/" style="background-color: white; color: #990000; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 10pt; text-align: justify; text-decoration: none;" target="_blank">via Belmonte Castello</a><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">. Ad oggi gli sgomberi forzati realizzati dall'Amministrazione sono stati 17.</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Il rapporto </span><em style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Senza Luce</em><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"> illustra inoltre </span><strong style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">un'esperienza di inclusione</strong><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">, recentemente realizzata sul territorio nazionale, che potrebbe rappresentare per l'Amministrazione romana una "buona pratica" da poter replicare nel contesto locale.</span><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Alla presentazione del rapporto sono state invitate anche le autorità locali.</span></div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-87045849658491784222014-02-22T10:00:00.000+01:002014-02-22T10:00:11.594+01:00Femminismo gitano<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div align="right" style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px;">
<em>Segnalato e tradotto da Lia Didero e Anita Silviano, da</em> <a href="http://unaantropologaenlaluna.blogspot.com.es/2014/02/palabras-de-gitanas-feminismo-gitano.html" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;">Una antropologa en la luna</a></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" height="250" src="https://fbcdn-sphotos-h-a.akamaihd.net/hphotos-ak-frc3/t1/1911848_3881305287953_1145294777_n.jpg" style="border: 0px;" width="178" /> <em>Non parola di Gitano ma Gitane con Parole.</em><br /><br />"Ci sono tanti stereotipi da dovere abbattere, molta mitologia e la tendenza dei non-gitani europei a considerarsi l'unico modello, le uniche libertà. Le nostre dinamiche sono diverse, vogliamo emanciparci a modo nostro. Perché non può esistere la diversità?"<br /><strong>Rosa Jimenez, direttore dell'associazione Romi Sinti</strong><strong>.</strong></div>
<a name='more'></a><br /><br />A tutti costa molto sapere chi si è. Cos'è essere gitani? Spagnoli? Europei? Cos'è essere donna? O uomo? L'identità è qualcosa sulla quale tutt* devono lavorare, riflette Araceli Cañadas, dottoranda presso l'Università di Alcalá, dove insegna "Gitani di Spagna, storia e cultura". "La differenza tra l'identità Romì e le altre, è che se tu volessi approfondire la tua identità non-gitana, trovi argomenti, libri, documenti, professori, ecc, ma se voi voleste approfondire la vostra identità gitana, manchereste di un corpus bibliografico o documentale, manchereste di una tradizione accademica... Per ora, devi riferirti a questi schemi fissi e stereotipati, o questo o nulla.<br /><br />L' ultimo rapporto della Fundación Secretariado Gitano in collaborazione con il Centro Nacional de Innovación e Investigación Educativa (CNIIE), dà alcuni dati scoraggianti: "Solo il 62,7% ha completato al massimo istruzione primaria, il 24,8% ha conseguito la licenza della scuola secondaria obbligatoria (ESO) e solo il 7,4 % ha raggiunto l'istruzione secondaria superiore completa (liceo e formazione professionale)".<br /><br />Il primo documento finora conosciuto, in cui si parla dell'arrivo dei gitani in Spagna, risale al 1425 - cioè, stiamo parlando del XV secolo - spiega Canadas." Stiamo forse dicendo che, in sei secoli, la comunità gitana, si è dedicata solo a leggere la mano e a delinquere? E' assurdo. Ci sarà stata una parte della popolazione gitana, che è stata all'università, però i gitani sono invisibili, perché non si vuole mostrare questa realtà".<br />"Ho visto in alcune classi come i /le professor* trattano i bambini e le bambine gitane, dicendo che dormono, che non leggono... perché questa è l'immagine che si ha del popolo gitano. Come se fossero sempre la causa dei problemi in classe, quando in realtà non è così," dice Gina, una studentessa di Lavoro Sociale.<br />"Questo è chiamato effetto Pigmalione", dice Patricia Caro, studente di psicologia e membro dell'Associazione femminista per la diversità zingara.<br />"E' fascismo. Al sistema è utile che i gitani siano una frangia sociale dalla quale non si può uscire - afferma Pepi Fernandez, lavoratrice sociale.<br />Soraya Giménez, che lavora presso l'Istituto di Cultura Gitana, rileva l'importanza di apprezzare e lavorare quanto è stato realizzato: "Se i media ci stereotipizzano e ridono di noi [...] realizziamo mezzi di comunicazione gitani e lottiamo. E' davvero un problema di autostima".<br /><br />Isabel Jiménez, Responsabile territoriale FSG in Aragona, sottolinea: "I programmi televisivi ci hanno recato molto danno. Mostrano la parte più folclorica e lontana dalla realtà ",osserva inoltre che "gli atti come nozze e rituali che insegna la televisione, hanno fatto il loro tempo per la maggior parte delle famiglie, che preferiscono come tutte le altre, qualcosa di più discreto".<br />Celia Gabarri, tecnica nella FSG, è la quinta di sei figli e l'unica che ha deciso di studiare. "Una è libera se può scegliere. Non si può dire che si sceglie liberamente, se si conosce un solo percorso e la formazione è la strada per le pari opportunità". "Il cammino tradizionale, era sposarsi a 16 anni, diventando donna, senza un processo di maturazione emotiva. Adesso, questo è cambiato. Le madri vogliono che le loro figlie scelgano, vedano il mondo e studino".<br /><br />... "Ho udito un professore dire a una bambina: "Ma tu, perché sei qui, se puoi vendere al mercato? Non sprecare tempo", se si demoralizza una bambina, ciò si unisce alle sue paure di essere diversa tra i non-gitani" afferma Rosa Jiménez, direttora dell'associazione Sinti Romí.<br /><br />Uno dei temi ricorrenti quando si parla di sessismo nella comunità romì è il fazzoletto: un simbolo che raffigura la verginità della sposa il giorno delle nozze. Soraya Motos, anch'essa dell'associazione sostiene che è una questione culturale. "Anche le cattoliche si vestono di bianco per andare all'altare, simbolo della purezza. Non c'è molta differenza. Le cose sono molto più evolute e modernizzate rispetto a ciò che tutti pensano Preserviamo le cose buone che ha la nostra cultura e lasciamo alle spalle quelle che non ci piacciono, che erano negative e limitavano le libertà".<br /><br />Jiménez si lamenta delle "scemenze" che si dicono sulle gitane. "C'è bisogno di contestualizzare. Il machismo è ovunque, non solo tra il popolo zingaro. Quello che accade è che esso è più stereotipato nella nostra cultura. Ci vedono girare in pantofole a casa e ci assegnano l'emarginazione in alcuni o molti casi può anche essere, ma è anche vero che non si rendono visibili altre forme di essere gitane".<br />"Ci seguono nei negozi, al momento di affittarci un appartamento, danno per scontato che lo distruggerai, se vai a cercarti un lavoro, ti guardano in cagnesco, se chiediamo una sovvenzione, siamo indicati come migranti... racconta ridendo. "Quando sento gli stereotipi, mi chiedo dov'è il rispetto della differenza, perché non si può essere diversi, perché per integrarmi, devo diventare te, Nonostante abbia studiato, conquistato spazi, sia uscita da casa, partecipo alla vita pubblica. Non voglio smettere di essere gitana, perché sono orgogliosa di esserlo".<br />"Siamo sempre più visibili, vedono i nostri volti l'8 marzo, lottiamo mano nella mano con le altre donne. "Ci sono tanti stereotipi da dovere abbattere, molta mitologia e la tendenza dei non -gitani europei a considerarsi l'unico modello, le uniche libertà. Le nostre dinamiche sono diverse, vogliamo emanciparci a modo nostro. Perché non può esistere la diversità?"<br />"Vogliamo che capiscano la formazione delle donne come qualcosa di buono per la famiglia e la comunità. Vogliamo che gli uomini ci accompagnino in questo percorso di lotta. Andiamo lentamente, ma arriveremo" (Nelle nostre dinamiche) prevale la collettività sull'individualismo. Intendiamo la libertà in modo diverso".<br />"E ' un patrimonio impressionante che non si apprezza, che non è valorizzato. E' bello il fatto dell'identità, la famiglia, i riti sui defunti, il rispetto tra i gruppi di età, l'amore per i bambini. Ci sono tantissime cose importanti", afferma Ana Giménez Adelantado, gitana kalé e Dottora in Antropologia.- . "Un essere umano è in primo luogo, la sua cultura e le sue esperienze. Probabilmente l'antropologia mi aiuta a capire meglio il mio mondo gitano, in cui io vivo e posso analizzare la famiglia, i bambini, la scuola, le relazioni o la quotidiana realtà. Essere, però, una zingara è una condizione assolutamente differente. Viviamo in una società pluralistica e multiculturale in molti sensi. A questo proposito, l'astrazione che facciamo della donna zingara è falsa, è teorica, perché non ha nulla a che fare con la vita quotidiana di molte donne. C'è da fare quest'astrazione, ma deve essere spiegata attraverso le esperienze di differenti donne e permettere che esse la spieghino".</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-53402588895084723212014-02-15T10:00:00.000+01:002014-02-15T10:00:00.993+01:00Rapporto sul riutilizzo, dai rom "un vero e proprio know-how"<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<a href="http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/454332/Rapporto-sul-riutilizzo-dai-rom-un-vero-e-proprio-know-how" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank"><img alt="" border="0" src="http://www.csv.marche.it/web/images/stories/csv/logoRedattoreSociale.jpg" style="border: 0px;" /></a><br /><em>08 febbraio 2014 - La relazione dell'Occhio del Riciclone da il punto sulla situazione dei rom nelle città italiane, in merito alle attività lavorative collegate al settore: "Occorre combinare opportunità di formazione e di reddito, creando centri di riuso e riparazione, aree di libero scambio e sportelli municipali"</em><br /><br />ROMA - Il rapporto nazionale sul riutilizzo 2013, presentato dalla rete nazionale di operatori dell'usato e realizzato dal centro di ricerca economica e sociale "Occhio del riciclone", con il patrocinio del ministero dell'Ambiente, fa il punto sulla situazione dei rom, nelle città italiane, in merito alle pratiche e attività lavorative collegate al settore. "Siamo di fronte ad un vero e proprio know-how", racconta Gianfranco Bongiovanni, responsabile sociale del lavoro per l'organizzazione "Occhio del riciclone"- "si deve trovare il modo per formalizzare soluzioni concrete, combinando opportunità di formazione e di reddito, basterebbe seguire alcuni semplici passi, creare centri di riuso e riparazione per la raccolta e selezione dei beni usati, istituire aree di libero scambio, aprire sportelli municipali per le fasce deboli, far emergere le microimprese e costituire cooperative sociali".</div>
<a name='more'></a><br /><br />Come ha fatto il comune di Torino, "che dal 2010 ha creato un'area di libero scambio dove si ritrovano Rom, comunità straniere, ex-operai, cassaintegrati. Sono due le zone in questione e una di queste è all'interno dello storico mercato del Balan, nel quartiere Borgo Dora, ed è un'area gestita dall'associazione omonima (Balan), l'altra in piazza della Repubblica, ed è l'associazione Bazar project che se ne occupa".<br />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Riguardo a questa tematica, negli ultimi anni, "Roma ha fatto invece passi indietro nell'opportunità di includere le economie informali, all'interno di una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti e nell'inclusione sociale di queste attività". "Il comparto dell'usato è un ammortizzatore sociale naturale, poiché chi ha mancanza di capitali la prima cosa che fa è vendere ciò che possiede oppure gli oggetti non utilizzati della propria rete di conoscenze, questi beni costituiscono una risorsa economica per il sostentamento del proprio nucleo familiare", dice Bongiovanni. Con il tempo, questi mercati, dove lavoravano i Rom, sono stati chiusi, creando così fenomeni di caporalato e taglieggiamento a operatori Rom, spingendoli tra l'altro a portare le loro mercanzie in aree non autorizzate, quindi esponendoli ancora di più al rischio di infrazioni e di ritiro della merce".<br /><br />Realizzare un area legale di libero scambio in territorio romano potrebbe essere una maniera interessante per consentire una formalizzazione graduale di questo tipo di attività. "Nel rapporto sul riutilizzo 2013 ci sono delle indicazioni che possono aiutare gli amministratori locali a intraprendere dei percorsi per l'istituzione locale alla creazione di questi spazi anche con una certa celerità perché le esigenze dovute anche alla crisi economico-sociale sono sempre più pressanti", racconta Dongiovanni. "Intorno al riutilizzo stanno nascendo realtà interessanti come quelle della riconversione di spazi lavorativi, come le ex officine per la manutenzione dei treni di Roma o l'ex Maflow di Milano. Sono tante le persone che insieme ai figli, attraverso l'attività di rivendita dell'usato, riescono a mandare avanti la famiglia, come persone che volevano intraprendere una loro attività, ma che non sono riuscite a emergere a causa delle difficoltà della normativa attuale". "Senza dubbio, conclude Bongiovanni, il problema è la mancanza di spazi autorizzati dove commercializzare beni usati, al fine di poter rendere questa attività un vero e proprio progetto di vita".</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<em>© Copyright Redattore Sociale</em></div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-22230219113329430432014-02-08T10:00:00.000+01:002014-02-08T10:00:07.364+01:00Il giorno delle 300 candele<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<img alt="" border="0" height="300" src="http://static.lulu.com/browse/product_thumbnail.php?productId=21403658&resolution=320" style="background-color: white; border: 0px; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" width="211" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Prefazione di </span><strong style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">PIERO LEODI</strong><br style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">Le fotografie della fiaccolata sono di </span><strong style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">CLAUDIO FRATI</strong><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;"></span><br />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<strong>Dall'introduzione</strong><br />Seconda edizione, dunque, dopo oltre vent'anni. Un documento storico, con foto e testi che altrimenti sarebbero andati perduti.<br />A parte questo, un pezzo importante - secondo me - per alcune ragioni:</div>
<a name='more'></a><br />
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 9pt;">restituisce un'immagine niente affatto stereotipata di una delle comunità più discusse e meno conosciute in Italia;</li>
<li style="font-size: 9pt;">la raccolta a caldo delle loro impressioni. Magari in maniera sgrammaticata (allora erano un gruppo poco scolarizzato e le interviste fecero parte del programma di alfabetizzazione, ma anche di quella di una sorta di "educazione civica"), comunque convinta e partecipe per un evento che era stato voluto e organizzato da loro stessi.</li>
</ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Avranno loro il tempo di formulare, di rivedere quei pensieri, noi potremo essere d'accordo o meno, ma se si vuole uscire dai recinti della scarsa conoscenza e degli stereotipi, è necessario ascoltarli in prima persona.<br />Infine, il valore del documento è dato dall'evento stesso: forse la prima manifestazione di Rom in Italia: il tentativo di uscire tanto dall'isolamento che dalla rassegnazione.<br />Si trattava, oggi i termini non sono molto cambiati, di chiedere migliori condizioni di vita, di essere riconosciuti come persone non più "nomadi", ma cittadini con diritti e doveri.<br />Questo veniva richiesto attraverso il riconoscimento a vivere in un "campo nomadi", che fosse civile ed attrezzato.<br />Interessanti anche le reazioni della stampa di allora, molti snobbarono l'evento, altri lo raccontarono in toni - tutto sommato - più generosi di quelli a cui gli anni seguenti ci avrebbero abituato.<br />Vent'anni dopo, quando la situazione "campo sosta" ha mostrato tutti i suoi limiti, chiudo con una ricostruzione della storia di questo campo, dall'inizio alla probabile fine. Si tratterà di un punto di vista parziale e localizzato, nonostante ciò la riflessione riguarderà anche considerazioni più generali.<br />PS: lo striscione c'è ancora, nell'armadio di casa mia...</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
Copyright <strong>Attribuzione Creative Commons 2.0</strong><br />Pubblicato <strong>4 febbraio 2014</strong><br />Lingua <strong>Italiano</strong><br />Pagine<strong> 51</strong><br />Formato del file <strong>PDF</strong><br />Dimensioni del file <strong>8.19 MB</strong><br />Prezzo: <strong>€ 3,00</strong><br /><strong><a href="http://www.lulu.com/shop/fabrizio-casavola/il-giorno-delle-300-candele/ebook/product-21434846.html" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">SCARICA</a></strong></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<strong>Una chicca:</strong> <img alt="; - )" src="http://www.sivola.net/dblog/template/diario/gfx/smile_occhiolino.gif" style="border: 0px;" /> </div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="225" src="http://www.youtube.com/embed/4DMGhyP4c3o" width="300"></iframe></div>
<hr style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;" />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<strong>Usciti il mese scorso:</strong></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" src="http://static.lulu.com/browse/product_thumbnail.php?productId=21422082&resolution=detail" style="border: 0px;" /> <a href="http://www.lulu.com/shop/fabrizio-casavola/per-una-memoria-condivisa-appunti-di-dialogo/ebook/product-21422082.html" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Ulteriori informazioni</a></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" src="http://static.lulu.com/browse/product_thumbnail.php?productId=21391950&resolution=detail" style="border: 0px;" /> <a href="http://www.lulu.com/shop/fabrizio-casavola/zingaropoli-divagazioni-su-come-perdere-le-elezioni/ebook/product-21391950.html" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Ulteriori informazioni</a></div>
<div align="center" style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12px;">
Siamo a <a href="http://www.lulu.com/spotlight/sivola" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">13 ebook</a> <a href="http://www.lulu.com/spotlight/sivola" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank"><img alt="" border="0" src="http://static.lulu.com/images/services/buy_now_buttons/it/book_blue.gif?20130528123527" style="border: 0px;" /></a></div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-7796796529652988092014-02-02T11:16:00.002+01:002014-02-02T11:16:58.248+01:00Per una memoria condivisa - appunti di dialogo<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" height="300" src="http://static.lulu.com/browse/product_thumbnail.php?productId=21410480&resolution=320" style="border: 0px;" width="211" /> <em>di <strong>Fabrizio Casavola</strong>, con la collaborazione di <strong>Jovica Jovic </strong></em>-<em><strong> </strong></em><strong><a href="http://www.lulu.com/shop/fabrizio-casavola/per-una-memoria-condivisa/ebook/product-21410480.html" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Scaricatelo gratuitamente</a></strong></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
<strong>Perché</strong><br />Quello che leggerete, è già stato pubblicato negli ultimi anni, sul mio blog Mahalla ed anche da altre parti. Niente di nuovo, se non il tentativo di fare ordine e cercare il filo del discorso.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
Di fatti accaduti 70 anni fa, e che spesso hanno radici più antiche.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
Nessuna pretesa di un scrivere un documento storico, solo vorrei vedere allo specchio questa Memoria. Cercare, attraverso testimonianze di personaggi noti e altri che non lo sono mai stati, di capire dopo tutto questo tempo come la memoria può convivere, quanto ci appartiene e quanto invece sia distante.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
Fate conto di fare una chiacchierata, seduti ad un tavolo, magari con una tazza di brodo caldo in mano. Per capirsi, per condividere. Per sapere dove si può finire. Pagine di canzoni, poesie e qualche riflessione.<br />La memoria è un lusso, il dialogo una necessità. Quindi, dopo averci pensato un attimo, ho pensato bene che chiunque potesse scaricare gratis questi appunti. Sperando che il lettore alla fine mi scriva... una lettera, un pensiero o una cartolina.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
<strong>Ringraziamenti</strong><br />La foto di copertina è di <em>Cristina Simen</em>, e anche quelle del campo di Rho dopo la demolizione. Le foto del campo di Rho in festa sono di<em>Ivana Kerecki</em>, sua anche la registrazione del video finale della festa dello Zecchino d'Oro</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
Voglio inoltre ringraziare: <em>Doriana Chierici Casadio, Gaia Moretti, Carlo Stasolla, Luca Bravi, Carlo Berini, Sergio Franzese, Federico Bevilacqua e Alessandro Morazzini</em> per i contributi e le istruttive e civili discussioni.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
Infine, un ringraziamento particolare al <em>Teatro Officina</em> per la calda ospitalità che mi ha offerto.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
<strong>Copyright</strong> Attribuzione Creative Commons 2.0<br /><strong>Pubblicato</strong> il 21 gennaio 2014<br /><strong>Lingua</strong> Italiano<br /><strong>Pagine</strong> 31<br /><strong>Formato del file</strong> PDF<br /><strong>Dimensioni del file </strong>1.08 MB</div>
<hr style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;" />
<div align="center" style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px;">
La <a href="http://www.lulu.com/spotlight/sivola" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">libreria di Mahalla</a> <a href="http://www.lulu.com/spotlight/sivola" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank"><img alt="" border="0" src="http://static.lulu.com/images/services/buy_now_buttons/it/book_blue.gif?20130528123527" style="border: 0px;" /></a></div>
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Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-357124771681191522014-01-25T10:00:00.000+01:002014-01-25T10:00:06.057+01:00La Memoria che verra'<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<img alt="" border="0" height="245" src="http://www.dagospia.com/img/foto/02-2012/suora-porno-149347.jpg" style="background-color: white; border: 0px; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;" width="300" /><span style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;"> </span><em style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">Può esistere un'immagine più "irrispettosa" di questa, riguardo il GIORNO DELLA MEMORIA? Cosa ci fa qua e perché, lo scoprirete leggendo questo post...</em><br />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<em>di Jovica Jovic</em> - Cari amici, c'è una cosa che da tempo mi fa stare molto male, soprattutto di questo periodo. E non è la salute, non sono i soldi... è quella parola: PORRAJMOS.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Ogni anno, l'ultima settimana di gennaio ci incontriamo, voi a sentirmi e io a suonare, per la Giornata della Memoria, e quella parola ritorna puntuale. Voi, magari, la dite perché l'avete sentita da qualcuno istruito e, come noi Rom, la ripetete perché quello che è accaduto allora fu di una tale violenza, che dopo tutti cercarono un termine per descriverlo. Gli Ebrei trovarono la parola Shoa, tra i Rom cominciò a diffondersi "porrajmos".</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Quello che molti di voi non immaginano, è che la parola nella mia lingua significa STUPRO (si può usare solo per gli organi sessuali), quindi è estremamente violenta, ma del tutto inadatta ed offensiva ad essere pronunciata per descrivere gli stermini della seconda guerra mondiale. Può andare bene per qualcuno di voi, ma io non potrò mai dirla di fronte alle mie figlie, di fronte a una qualsiasi famiglia rom.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Ecco, parlerò a qualcuno di voi, sperando che mi capiate. Tenterò di essere calmo e comprensibile, e per questo devo spiegarvi alcuni termini della mia lingua <em>(i termini in lingua romanés sono stati adattati alla grafia italiana, ndr.)</em>:</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 8pt;">PORADJOS: donna, apri le gambe.</li>
<li style="font-size: 8pt;">PORAVESLES tu</li>
<li style="font-size: 8pt;">PORAVASLES noi</li>
<li style="font-size: 8pt;">PORAJMOS in tanti, assieme, come fare un'ammucchiata.</li>
</ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Per essere completi, esiste nella nostra lingua anche (due parole staccate) PO RAJMOS, che si può tradurre con "la signorilità", ma è ovvio che questo non ha alcuna relazione con l'uso che si dovrebbe fare della parola.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Quello che ho detto vale per la maggioranza dei Rom e dei Sinti - non pensate che il mio sia un capriccio: ho 60 anni, e sono figlio di una famiglia che ha partecipato alla II guerra mondiale, lì sono morti mio nonno, mio zio e poco dopo mio fratello che aveva contratto il tifo. La storia è raccontata nel libro <a href="http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=4570" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Niente è più intatto di un cuore spezzato</a>. Per me ricordare oggi quegli anni, usando quella parola, è come mancare di rispetto a loro e ucciderli nuovamente.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Tra i Rom, c'è chi non parla più il romanés, e altri che lo parlano per sentito dire, magari adattandolo alla lingua del paese dove vivono. Anche loro parlano allora di "porajmos" senza sapere di cosa si tratti. A loro non posso rimproverare molto. Ma quando ho parlato di questi miei sentimenti a Rom influenti e di cultura, mi è stato risposto pressappoco così:<em> "Jovica, tu hai ragione. Ma ormai è tardi, è una parola che sta circolando da tempo e quello che tu chiedi non ha un valore pratico, anzi sarebbe anche impopolare"</em>. Avrà poco valore e sarà impopolare forse per loro, per me è una questione di rispetto per me e per l'affetto alla mia famiglia.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Con voi gagé le cose non sono andate molto diversamente. Ho scritto a molte persone di cultura, a molti che vivono nel mondo dell'informazione e della divulgazione. Le stesse persone che mi chiamano a suonare. Non ho avuto risposta. Durante i concerti, chiedo che se ne parli, ma non c'è mai il tempo pratico per farlo. <strong>Solo Moni Ovadia, durante la presentazione milanese del libro "La meravigliosa vita di Jovica Jovic", che ha scritto con Marco Rovelli, ha rotto infine il muro del silenzio</strong>.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<strong>Allora che termine usare, mi chiederete?</strong> Ultimamente, ho sentito adoperare SAMUDARIPEN, viene dalla parlata dei Rom Khorakhané, significa "totale omicidio". Anche i Rom Abruzzesi hanno un termine simile: MUNDARIPE'. Il termine esatto da adoperare sarebbe BARO MUNDARIMOS LE MANUCHENGO, cioè:</div>
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 8pt;">BARO = grande</li>
<li style="font-size: 8pt;">MUNDARIMOS = omicidio totale</li>
<li style="font-size: 8pt;">LE MANUCHENGO = dell'umanità.</li>
</ul>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Si sarebbe potuto dire LE RROMENGO, ma in questo caso si sarebbe reso omaggio solo alle vittime rom, con MANUCHENGO invece io ricordo anche gli Ebrei, gli omosessuali, i Testimoni di Geova...</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Questo è tutto. Non mi importa di quanti sono stati zitti sinora, io andrò avanti finché campo a difendere le mie idee e i miei ricordi. Se volete, se avete capito, datemi una mano a far circolare questi pensieri, anche sulla stampa, anche su Facebook, dovunque. E forse, riusciremo assieme a fare un po' di luce, su tutti i defunti uccisi dal razzismo e dal fascismo</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Grazie.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<em><strong>Nota del redattore:</strong> Sembra destino che sul Giorno della Memoria io debba incrociare la strada di Jovica: è successo nel <a href="http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=4316" style="color: #990000; font-size: 10pt; font-style: normal; text-decoration: none;" target="_blank">2011</a> e poi nel <a href="http://www.sivola.net/dblog/articolo.asp?articolo=4963" style="color: #990000; font-size: 10pt; font-style: normal; text-decoration: none;" target="_blank">2012</a> fu lui a stimolare le mie riflessioni. Come mai?</em></div>
<ol style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 8pt;"><em>Jovica, valente musicista, è un amico che rispetto. Conoscendolo, trovo che quell'etichetta "musicista" sia limitativa per una persona intelligente e di grande senso morale come lui.</em></li>
<li style="font-size: 8pt;"><em>Non ha importanza (anzi, ne ha molta, ma non intendo scrivere di questo) se quanto Jovica ha affermato sopra possa essere condivisibile o di vostro gradimento. La cosa importante, per me, è che possa esprimersi sulla storia della sua famiglia, sui suoi valori, e questo non possiamo portarglielo via, come se fosse un campo o un documento.</em></li>
</ol>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<em>Non so neanche dove arriveranno le sue parole, la strada è lunga e affollata da gente che ruba idee e frammenti di vita ai Rom, e tenta poi di spacciarli come se fossero una loro invenzione. In mezzo a tante grida, Jovica ha salvato la sua fisarmonica. E' ora che si salvino anche le sue idee.</em></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="225" src="http://www.youtube.com/embed/_3lyCt6Q8II" width="300"></iframe> Anche questo video, per terminare, potrà sembrare irrispettoso, ma almeno è allegro. Perché, ricordando questa giornata, le giovani generazioni e la loro gioia sono il nostro solo comune futuro.</div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-10901262274825341262014-01-18T10:00:00.000+01:002014-01-18T10:00:00.185+01:00Zingaropoli<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="225" src="http://www.youtube.com/embed/4LjLsasyHJU" width="300"></iframe>Un incubo è qualcosa di personale o di politico?</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Uno dei miei incubi diurni, ricorrente, è la faccia serena del sindaco Pisapia che si trasforma nei freddi volti dei suoi predecessori di centro-destra. Preciso: non è una constatazione politica, è prima di tutto un malessere personale.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Motivato o meno, ho cercato di analizzare il mio malessere, sotto diversi aspetti.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
E mi sono ritrovato in ZINGAROPOLI, la convivenza obbligata tanto temuta, che tutti opprime ma che fa sopravvivere tutti, basta che niente cambi.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Personale, perché non chiedo a nessuno di condividere questo malessere. Politico, perché mi è giunta voce che tra un anno e mezzo, forse due, si eleggerà un nuovo sindaco, e sarebbe il caso di fare (già adesso) un bilancio che parta dalle aspettative sollevate nel 2011 sino all'attuale palude.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Non un libro solo su Milano, spesso e volentieri gli scritti spazieranno oltre le mura cittadine.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Al solito, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" src="http://static.lulu.com/browse/product_thumbnail.php?productId=21275177&resolution=320" height="300" style="border: 0px;" width="211" /> <a href="http://www.lulu.com/shop/fabrizio-casavola/zingaropoli-divagazioni-su-come-perdere-le-elezioni/ebook/product-21391950.html" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Scarica una copia</a></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Copyright <strong>Licenza di copyright standard</strong><br />
Pubblicato <strong>9 gennaio 2014</strong><br />
Lingua <strong>Italiano</strong><br />
Pagine <strong>97</strong><br />
Formato del file <strong>PDF</strong><br />
Dimensioni del file <strong>2.93 MB</strong></div>
<hr style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;" />
<div align="center" style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px;">
Tanta roba nella <a href="http://www.lulu.com/spotlight/sivola" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">libreria di Mahalla</a>� <a href="http://www.lulu.com/spotlight/sivola" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank"><img alt="" border="0" src="http://static.lulu.com/images/services/buy_now_buttons/it/book_blue.gif?20130528123527" style="border: 0px;" /></a></div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-78318996228984236092014-01-11T10:00:00.000+01:002014-01-11T10:00:06.722+01:00Da Radio Radicale<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" src="http://www.radioradicale.it/sites/www.radioradicale.it/themes/radioradicale/images/logo.png?2" style="border: 0px;" /><a href="http://www.radioradicale.it/scheda/400246?format=32" target="_blank"><b>Link</b></a></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Intervista a Michele Capano (avvocato, già Presidente del Comitato di Radicali Italiani) sul caso di una rom a cui è stato negato lo status di apolide e sulla sua causa in corso al Tribunale di Roma</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<strong>Durata:</strong> 15' 8"</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<strong>Genere:</strong> <a href="http://www.radioradicale.it/skas?genere=1&fuzzy=0" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Intervista</a><br /><strong>Redattori: </strong><a href="http://www.radioradicale.it/skas?operatore=Andrea+Billau&fuzzy=0" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Andrea Billau</a><br /><strong>Licenza:</strong> <a href="http://creativecommons.org/licenses/by/2.5/it/" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Creative Commons</a></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<strong>Scarica</strong> (<a href="http://www.radioradicale.it/scheda/400246?format=32" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Condizioni di utilizzo</a>)<br /><a href="http://download.radioradicale.it/store-57/2014/01/MP700975.mp3" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">MP700975.mp3</a></div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-68066577310263555212014-01-04T10:00:00.000+01:002014-01-04T10:00:04.824+01:00Lettera aperta<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<a href="http://www.idearompalermo.org/" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank"><img alt="" border="0" height="225" src="https://scontent-b-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-prn2/1098417_198476883651219_2076255360_n.jpg" style="border: 0px;" width="250" /></a></div>
<div align="right" style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px;">
<em>Al Prefetto di Palermo<br />Al Sindaco di Palermo<br />Alla Giunta e al Consiglio Comunale di Palermo<br />Al Presidente della II Circoscrizione di Palermo<br />All'UNAR.</em></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Apprendiamo dalla comunità Rom dell'imminente sgombero coatto dell'asilo nido di via XXVII Maggio, nel quartiere Sperone, nel quale risiedono da circa quattro anni 10 famiglie Rom, composta da 25 adulti e 15 minori.</div>
<a name='more'></a><br /><br />In una situazione generale della città che presenta, da troppo tempo, una carenza di appartamenti, non comprendiamo quali siano i motivi d'urgenza dello sgombero, perché non sussistono problemi di "ordine pubblico" o di "insostenibile stato di degrado", soprattutto nel periodo più freddo dell'anno, mettendo per strada interi nuclei familiari. Sono stati tagliati tutti gli allacci alla rete idrica, così come è stato danneggiato il generatore di corrente di loro proprietà, quindi costringendoli al buio, al freddo e senza acqua.<br /><br />Non comprendiamo, inoltre, le pressioni fatte dai residenti del quartiere o da singoli consiglieri di circoscrizione, dato che non esiste un progetto a breve di utilizzo o intervento sull'immobile in questione, di fatto abbandonato al degrado da anni.<br /><br />Le comunità Rom sono stremate, in condizioni igienico-sanitarie pessime, sottoposte a sgomberi e criminalizzazioni di fronte all'opinione pubblica che vanificano ogni loro tentativo di costruire una vita degna che permetta loro una reale integrazione. In questa situazione è facile promuovere l'odio tra la popolazione, sfociando in una guerra fra poveri.<br /><br />Non vogliamo trovare soluzioni univoche e immediate, ma lavorare a lungo termine, collaborando assieme, mettendo in moto tutte le capacità e le risorse a disposizione, puntando ad una vera inclusione di questa Comunità, in coerenza con la Strategia Nazionale di Inclusione Rom, Sinti e Caminanti.<br /><br />Ci rivolgiamo al Sindaco, alla Giunta, al Consiglio Comunale, al Presidente della II circoscrizione, per chiedere:<br /><br />di far revocare lo sgombero e concordare delle alternative, attraverso il dialogo, che consentano di trovare una soluzione costruttiva.<br /><br />Firmatari:<br />
<ul style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<li style="font-size: 8pt;">Idea Rom - sezione di Palermo</li>
<li style="font-size: 8pt;">Idea Rom Onlus Torino</li>
<li style="font-size: 8pt;">Opera Nomadi RC</li>
</ul>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-74120038305126896992014-01-01T10:00:00.000+01:002014-01-31T21:05:25.687+01:00Per una memoria condivisa - appunti di dialogo<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" src="http://static.lulu.com/browse/product_thumbnail.php?productId=21410480&resolution=320" height="300" style="border: 0px;" width="211" /> <em>di <strong>Fabrizio Casavola</strong>, con la collaborazione di <strong>Jovica Jovic </strong></em>-<em><strong> </strong></em><strong><a href="http://www.lulu.com/shop/fabrizio-casavola/per-una-memoria-condivisa/ebook/product-21410480.html" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Scaricatelo gratuitamente</a></strong></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
<strong>Perché</strong><br />
Quello che leggerete, è già stato pubblicato negli ultimi anni, sul mio blog Mahalla ed anche da altre parti. Niente di nuovo, se non il tentativo di fare ordine e cercare il filo del discorso.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
Di fatti accaduti 70 anni fa, e che spesso hanno radici più antiche.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
Nessuna pretesa di un scrivere un documento storico, solo vorrei vedere allo specchio questa Memoria. Cercare, attraverso testimonianze di personaggi noti e altri che non lo sono mai stati, di capire dopo tutto questo tempo come la memoria può convivere, quanto ci appartiene e quanto invece sia distante.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
Fate conto di fare una chiacchierata, seduti ad un tavolo, magari con una tazza di brodo caldo in mano. Per capirsi, per condividere. Per sapere dove si può finire. Pagine di canzoni, poesie e qualche riflessione.<br />
La memoria è un lusso, il dialogo una necessità. Quindi, dopo averci pensato un attimo, ho pensato bene che chiunque potesse scaricare gratis questi appunti. Sperando che il lettore alla fine mi scriva... una lettera, un pensiero o una cartolina.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
<strong>Ringraziamenti</strong><br />
La foto di copertina è di <em>Cristina Simen</em>, e anche quelle del campo di Rho dopo la demolizione. Le foto del campo di Rho in festa sono di<em>Ivana Kerecki</em>, sua anche la registrazione del video finale della festa dello Zecchino d'Oro</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
Voglio inoltre ringraziare: <em>Doriana Chierici Casadio, Gaia Moretti, Carlo Stasolla, Luca Bravi, Carlo Berini, Sergio Franzese, Federico Bevilacqua e Alessandro Morazzini</em> per i contributi e le istruttive e civili discussioni.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
Infine, un ringraziamento particolare al <em>Teatro Officina</em> per la calda ospitalità che mi ha offerto.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;">
<strong>Copyright</strong> Attribuzione Creative Commons 2.0<br />
<strong>Pubblicato</strong> il 21 gennaio 2014<br />
<strong>Lingua</strong> Italiano<br />
<strong>Pagine</strong> 31<br />
<strong>Formato del file</strong> PDF<br />
<strong>Dimensioni del file </strong>1.08 MB</div>
<hr style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px; text-align: justify;" />
<div align="center" style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 12.222222328186035px;">
La <a href="http://www.lulu.com/spotlight/sivola" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">libreria di Mahalla</a> <a href="http://www.lulu.com/spotlight/sivola" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank"><img alt="" border="0" src="http://static.lulu.com/images/services/buy_now_buttons/it/book_blue.gif?20130528123527" style="border: 0px;" /></a></div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-89832205647535685302013-12-28T10:00:00.000+01:002013-12-28T10:00:01.248+01:00Nomadi, una emergenza da centinaia d'anni: continuare a isolarli nei campi...<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<strong>...o superare l'inconciliabilita' culturale?</strong></div>
<div align="right" style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px;">
<em>di Rita Mazzeo, 22-12-2013 su</em> <a href="http://www.pontediferro.org/articolo.php?ID=2957" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Pontediferro.org</a></div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
La parola "campo" ha assunto, già da alcune decine di anni, accezioni negative: campo di concentramento o di internamento, campo di lavoro forzato, campo rifugiati, campo profughi, sono alcuni tra gli esempi che si possono fare, insieme ai cosiddetti "campi nomadi". Tutte, in effetti, evocano il concetto di ghettizzazione e, del resto, il termine stesso "ghetto" ha un'origine semitica, risalente all'ebraico-caldeo (linguaggio utilizzato da rabbini ed ebrei dopo la dispersione) e indica "separazione" o "siepe chiusa".</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
I campi nomadi, negli ultimi anni, sono stati denominati in vario modo (campi autorizzati, campi sosta, villaggi attrezzati, campi tollerati, villaggi della solidarietà, e così via), tuttavia i diversi modelli utilizzati dalle istituzioni per accogliere e ospitare camminanti nelle nostre città, hanno prodotto, in differente misura, segregazione spaziale e socio-culturale, di quelle comunità.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Anche i campi autorizzati o attrezzati, infatti, sono collocati in genere nelle periferie, spesso non collegati dal trasporto pubblico ai centri urbani, vicini a discariche o a grandi assi viarie, per cui le persone che vi abitano sono emarginate e rimangono del tutto estranee alla realtà della società cittadina.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Molte organizzazioni internazionali e della società civile hanno presentato rapporti di denuncia nei confronti di tale politica in Italia, e delle connesse operazioni di sgombero (Commissione per i diritti umani del Consiglio d'Europa nel 2009 e 2011, Associazione 21 luglio nel 2010, Osservatorio Internazionale per i diritti umani nel 2011), promuovendo il sostegno all'inserimento abitativo. In questo senso, alcune sperimentazioni alternative al campo sono state fatte, a livello locale. Esempi di politiche abitative, rivolte a rom e sinti poveri, sono a Venezia, Padova e Bologna, dimostrando quanto la dignità di un alloggio sia prerequisito necessario all'integrazione.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Nelle grandi città italiane, il modello del campo (sorto negli anni '60 in risposta a un'emergenza e poi diffusosi ampiamente negli anni '80) è ancora oggi prevalente, anche perché permangono pregiudizi e stereotipi nei confronti di rom e sinti, indistintamente, come il nomadismo e l'inconciliabilità culturale. In realtà, oggi è stanziale l'80% dei rom e dei sinti europei, in Italia gran parte di loro sono residenti da più di un secolo e almeno 80 mila hanno cittadinanza italiana. Circa 12 milioni sono stimati i rom europei, di cui 140 mila nel nostro Paese. Tra loro, successi professionali ed economici, occultando però la propria origine per paura di discriminazioni, ma anche gruppi molto poveri e altri, provenienti dalla ex Jugoslavia, dalla Bulgaria e dalla Romania, fuggiti dalle guerre. Tutti sono per noi "zingari", sebbene rom e sinti siano gruppi molto differenti e con una storia europea che dura da almeno 6 secoli. In particolare, Rom è uno dei principali gruppi etnici della popolazione di lingua romanes/romani, originaria dell'India del Nord. Elementi costanti nella loro storia sono la persecuzione, la riduzione in schiavitù, la deportazione e lo sterminio.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Al loro primo apparire in Europa, il nomadismo è stato considerato come una maledizione di Dio, la pratica di certi mestieri (come forgiatori di metalli) ricondotta per superstizione alla magia e le arti divinatorie alla stregoneria.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Perciò, tendenzialmente, le società moderne hanno cercato di liberarsene, anche con l'eliminazione fisica e tutti i Paesi europei hanno adottato bandi di espulsione, fino a giungere agli estremi del genocidio dei rom, insieme a quello degli ebrei, durante il nazismo in Germania.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
In Italia, gli ultimi trent'anni di pratiche assistenziali e servizi esclusivi, sebbene tramite operatori motivati e competenti, hanno determinato un ampliamento della distanza fra rom e resto della società.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Si potrebbe, invece, prendere spunto da alcuni Paesi europei dove la questione rom è stata affrontata sulla base di un principio di garanzia dell'uguaglianza. In Spagna, ad esempio, i gitani meno abbienti vivono in case popolari come ogni altro cittadino svantaggiato. In Germania, una legge riconosce i rom come "minoranza nazionale", a differenza dell'Italia che con la legge 482 del 1999, escluse i rom e i sinti dalle 12 minoranze linguistiche riconosciute, e quindi dalle tutele che ne derivavano.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Dopo il censimento del 2008, effettuato in Italia negli insediamenti di nomadi, il Governo Maroni ha dichiarato lo stato di emergenza nelle Regioni di Campania, Lombardia e Lazio (prorogato poi fino al 2011) ed esteso successivamente al Veneto ed al Piemonte. I Prefetti di Roma, Milano e Napoli sono stati nominati commissari delegati per la realizzazione degli interventi necessari al superamento dello stato di emergenza nei propri territori regionali, sono assistiti dalla forza pubblica e possono collaborare con altri soggetti pubblici e, per i profili umanitari e assistenziali, con la Croce Rossa Italiana. Le linee guida per l'attuazione, emanate dal Ministro Maroni, ribadivano che il fine delle ordinanze era di rimuovere le situazioni di degrado esistenti nei campi e promuovere condizioni di vivibilità nella legalità per le comunità nomadi, consentendo l'accesso ai servizi di carattere sociale, assistenziale, sanitario e scolastico, soprattutto per i minori, maggiormente esposti a rischi di abuso e di sfruttamento. I principi fondamentali e le modalità da seguire nell'identificazione di chi risiede nei campi nomadi tengono conto delle indicazioni e delle raccomandazioni formulate dal Garante per la protezione dei dati personali. "Il Governo, dichiarava Maroni, "vuole la tutela di chi vive in queste situazioni di degrado, la tutela dei minori, per toglierli dalla clandestinità, per toglierli dall'ombra, per dare loro un futuro".</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
A seguito della dichiarazione di stato di emergenza, sono state stanziate risorse straordinarie per Roma, Napoli e Milano, con la maggiore presenza di rom, che sono state gestite in modo straordinario per identificare le popolazioni rom, sgomberare i campi abusivi, monitorare quelli autorizzati e costruirne nuovi, promuovendo interventi di inserimento sociale all'interno di questi ultimi.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Finalmente, l'anno scorso, è stata adottata per la prima volta, una strategia nazionale che sottolinea il carattere discriminatorio ed escludente dei campi nomadi e si pone l'obiettivo del loro superamento. Nonostante tale novità e la sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità dello stato di emergenza avviato nel 2008, le politiche continuano ad affrontare la questione con una logica emergenziale e di sicurezza.</div>
</div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-72240083149054672342013-12-21T10:00:00.000+01:002013-12-21T10:00:05.504+01:00MdS - Naga: racconti dopo lo sgombero nella zona Montefeltro Brunetti<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" height="225" src="http://milanoinmovimento.com/wp-content/uploads/2013/12/14-Alcuni-abitanti-reclamano-i-loro-diritti-con-la-Guida-redatta-dai-volontari-del-NAGA-_MG_6414.jpg" style="border: 0px;" width="300" /> <em>di Medicina di Strada - Naga</em>. Pubblicato da <a href="http://milanoinmovimento.com/rubriche/zenith/mds-naga-racconti-dopo-lo-sgombero-nella-zona-montefeltro-brunetti" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Anna_MiM</a> il 17 dicembre 2013.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Le otto di sera, avevamo appena recuperato il resto dei volontari ed eravamo pronti per andare.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Di solito le uscite con il camper di mds si organizzano negli insediamenti irregolari, per effettuare visite mediche, ma questa volta non avevamo un punto di riferimento. Non lo avevamo più da due giorni, da quando il comune ha sgomberato i campi rom di via Montefeltro e via Brunetti. Così a seguito di quello sgombero, abbiamo deciso di uscire con il camper diretti nella zona attorno i due ex insediamenti, per capire come e in che condizioni si sono raccolte alcune tra le circa 450 persone che non sono state accolte nei due centri emergenziali messi a disposizione del Comune.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Di giorno sarebbe stato più facile incontrarli, ma a quell'ora sapevamo che molti si erano già spostati in posti non visibili per passare la notte. Grazie ai contatti telefonici avuti con alcuni rom, ci siamo diretti verso uno di questi luoghi. Poco prima di arrivare, abbiamo parcheggiato il camper per non dare nell'occhio. Ci avevano detto che la polizia continuava a girare, e a mandarli via ogni qual volta si fermavano in un punto.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Con torce elettriche e telefonini, ci siamo poi diretti a piedi all'interno di un prato ai margini della ferrovia. Proseguendo sempre a piedi ci siamo visti venire incontro un gruppetto di 4/5 rom, alcuni di loro con grossi borsoni carichi di vestiario e coperte, provenienti dalle aree appena sgomberate. Uno di loro ci ha spiegato di come gli hanno negato l'accesso nelle strutture d'emergenza, insieme alla sua famiglia, dopo essersi recato per accedervi legittimamente, ovvero in regola con le richieste previste dall'amministrazione che prevedono appunto di garantirne il diritto solo a chi non lo abbia rifiutato precedentemente.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Lo stesso signore rom raccontava che a tutti i rom presenti lì ieri sera, e agli altri che hanno fatto richiesta per accedere nelle strutture emergenziali, le forze dell'ordine hanno sequestrato i documenti (carta d'identità) trattandoli in malo modo. Non è ancora chiaro come e quando gli verranno restituiti i documenti e, a quale proposito glieli hanno sequestrati. Nel frattempo abbiamo chiesto in quanti fossero in quello spazio di prato, ci hanno risposto che erano una decina, divisi dentro due tende appositamente aperte la sera e smontate al mattino presto. Le tende vengono poi nascoste nei dintorni e, durante il giorno, si muovono per la città senza una meta precisa: non è difficile pensare in che condizioni fisiche e mentali, considerando anche che uno di questi rom è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per un tumore alla testa e che deve regolarmente assumere medicinali antiepilettici, farmaci salva vita. Lo stesso rom dopo averci domandato come fare per un suo problema all'occhio, è stato invitato a contattare subito il servizio medico del Naga per le visite del caso previo contatto telefonico in sede.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Infine abbiamo domandato se sono veritiere le voci che girano, circa il presunto affitto che alcuni rom di Montefeltro avrebbero dovuto pagare per l'occupazione delle baracche a una specie di satrapo governante - ci hanno risposto assolutamente no, nulla di tutto ciò corrisponde al vero.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<strong>Zona Cimitero Maggiore, interviste e accompagnamento giornalista Radio Popolare (4 dicembre)</strong><br />Primo pomeriggio, insieme ad una giornalista di Radio Popolare siamo andati in zona Cimitero Maggiore per incontrare un numero maggiore di famiglie rom rispetto all'ultima uscita effettuata la sera.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Le prime persone che abbiamo incontrato sono una famiglia con un bambino ospitata nel centro di emergenza Barzaghi 2, così viene chiamato. Il bambino giocava con i nonni, ai quali è stato negato l'accesso alla struttura, così si incontrano di giorno per stare insieme. La sensazione è quella di un detenuto che incontra i familiari nell'orario di visite, all'aria aperta. La sera mentre i primi rientrano nel centro, la coppia di anziani cerca riparo dove capita per la notte. Il vanto di questa amministrazione comunale è quello di non dividere le famiglie dopo gli sgomberi, o allontanamenti come preferiscono chiamarli. Forse sarebbe il caso di rivedere il concetto di famiglia.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Il bambino ha una tosse preoccupante, quando abbiamo chiesto come viene curato, ci hanno risposto che non c'è assistenza medica nel centro emergenziale. In questo modo oltre a non poter curare la sua di tosse, e dato che vivono tutti stipati dentro degli stanzoni, c'è il rischio che anche altri possano ammalarsi. Possono andare al Pronto Soccorso, venire anche ricoverati, ma da regolamento, se non ci si presenta per tre notti di fila, c'è l'esclusione dalla struttura emergenziale.<br />Il regolamento è stipulato dagli enti gestori che hanno vinto il bando emanato dal Comune. Un bando valido tre mesi. Chi ha avuto accesso alla struttura emergenziale di Barzaghi 2, ha firmato senza poter leggere, nessuna copia attualmente è stata consegnata agli ospiti.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Parlando con altre persone presenti abbiamo saputo che finalmente hanno portato un le cucine, promesse da inizio ottobre, ma inspiegabilmente il Comune ha sospeso la distribuzione dei pasti, così per tutti quelli che non possono comprare da mangiare le cucine sono inutili, non passano neanche il latte per i bambini ospitati. I costi stimati per ogni famiglia rom si aggirano sui 30 euro al giorno, ma a loro non viene dato nulla.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
L'acqua calda non basta per tutti, la maggior parte degli ospiti è costretta a lavarsi con l'acqua fredda. Peggio per chi è stato escluso e ora è costretto a muoversi continuamente per la città, dato che ogni qual volta si fermano in un posto vengono cacciati dalla polizia.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Non oggi, non con noi presenti. La polizia staziona e guarda mentre siamo con loro.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Anche di notte, quando la polizia li trova, taglia loro le tende chiamando l'Amsa per portare via coperte e sacchi a pelo. Alla loro richiesta di un posto dove stare la risposta è sempre la stessa "non lo sappiamo, qui non potete stare". Una madre allatta il figlio poco distante da noi, al freddo di un pomeriggio invernale. Anche lei vive per strada ora.</div>
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
Tutte le famiglie con bambini che abbiamo incontrato e che ora vivono all'addiaccio, ci hanno detto di aver fatto domanda per entrare nei due centri di emergenza, ma non sono state accolte. Non ne capiamo il motivo, dato che hanno tutti i requisiti per accedervi.</div>
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Prima che ci riconoscessero come Naga, si sono dimostrati diffidenti, la giornalista di Radio Popolare è riuscita a fare qualche intervista e dopo una ritrosia iniziale molti hanno fornito testimonianze. Il giorno dopo andrà in onda il servizio con l'assessore Granelli al telefono come ospite.</div>
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Le notizie ufficiali parlano di un Comune che ha dato accoglienza a 31 bambini e a tutte le famiglie che ne hanno fatto richiesta, togliendoli dal freddo e dai topi, e che ora risiedono in condizioni decenti. La realtà è un po' diversa.</div>
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Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5736202519439601283.post-73051198244627578582013-12-14T10:00:00.000+01:002013-12-14T10:00:00.941+01:00Sinti di Buccinasco<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<img alt="" border="0" height="225" src="https://scontent-b-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-prn1/933966_145183325689557_2019051407_n.jpg" style="border: 0px;" width="300" /> <strong>AL DIRETTORE de "IL GIORNO"</strong><br /><br />Gentile Signor Giancarlo Mazzuca,</div>
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nei giorni scorsi il giornale da Lei diretto ha pubblicato un articolo che ci ha molto spiacevolmente colpiti, a partire dal titolo: "Illuminavano il campo rubando la luce pubblica" e quindi, deduce il titolista nell'occhiello, "Nei guai i Sinti del Terradeo" (<em>vedi <a href="http://www.ilgiorno.it/sudmilano/cronaca/2013/12/06/992696-buccinasco-campo-nomadi-terradeo.shtml" style="color: #990000; font-size: 10pt; font-style: normal; text-decoration: none;" target="_blank">QUI</a> ndr.</em>).</div>
<a name='more'></a><br />
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Passato, si fa per dire, il primo sconcerto, ci siamo chiesti come fosse possibile che un importante quotidiano pubblichi una simile... 'notizia' senza alcuna verifica, additando un'intera comunità di persone all'opinione pubblica di una città, dove hanno finora vissuto con una certa tranquillità, in un periodo di difficoltà economiche generalizzate che facilmente riscaldano gli animi. Oltretutto, la signora Santolini conosce il Terradeo, ci è stata, conosce noi e l'associazione: sarebbe bastata una telefonata, una mail, per avere tutte le spiegazioni del caso.</div>
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Dunque, i Sinti del Terradeo nei guai ci stanno per tante ragioni, anche senza bisogno di... raccomandazioni, a partire dal lavoro che non si trova, ma certo non per i motivi di fantasia che 'il Giorno' attribuisce loro.</div>
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Ma ci può essere di peggio? C'è: in tutte le edicole di Buccinasco è apparsa una locandina che a lettere cubitali denuncia: "campo nomadi illuminato rubando la corrente". A parte il grottesco 'nomadi' per persone registrate in anagrafe da trent'anni, le cose stanno ben diversamente.</div>
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Non stiamo a ricordare la legge sulla stampa, né cosa possa comportare questo modo di trattare una minoranza già emarginata e, altrove finora, malvista. Ci aspettiamo, però, un articolo che racconti le cose con pari evidenza e in modo più realistico, e le accludiamo una lettera sull'argomento. Essa si conclude con un invito, che rivolgiamo anche a lei e alla Signora Santolini, per sabato 14, alle 10.30, al Quartiere Terradeo, dove spiegheremo, documenteremo e, ancor più, mostreremo come stanno realmente le cose.</div>
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Gradisca i saluti di <a href="mailto:meg.rossi@tin.it" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;">Ernesto Rossi</a> e <a href="mailto:luisibuc@gmail.com" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;">Augusto Luisi</a>, dell'associazione<strong>"ApertaMente di Buccinasco"</strong>.<br />Tel.3338628466 - 3355324525<br />10 dicembre 2013</div>
<hr style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;" />
<div style="background-color: white; color: #666633; font-family: verdana, georgia, 'times new roman', times, serif; font-size: 11px; text-align: justify;">
<em>ALLEGATO: da</em> <a href="http://www.rinopruiti.it/index.php/2013/12/10/buccinasco-fornitura-dellenel-al-quartiere-terradeo-precisazioni/" style="color: #990000; font-size: 10pt; text-decoration: none;" target="_blank">Buccinasco - Rino Pruiti</a><br /><br /><img alt="" border="0" src="http://i2.wp.com/www.rinopruiti.it/wp-content/uploads/bufa.gif?resize=300%2C233" style="border: 0px;" /> <strong>#Buccinasco - Fornitura dell'Enel al quartiere Terradeo: 'precisazioni'</strong><br /><br /><br />Il sindaco <strong>Giambattista Maiorano</strong> interviene sulle polemiche dei giorni scorsi respingendo le accuse diffamatorie di chi gli ha attribuito dichiarazioni e volontà mai espresse. Intanto la fornitura dell'energia è stata riattivata con regolare contratto a forfait<br /><br />Buccinasco (10 dicembre 2013) - La vicenda è ormai nota, dopo la pubblicazione sulla stampa e su un blog locale: la scorsa settimana è stata sospesa l'erogazione di energia elettrica al blocco servizi (bagni e docce comuni) del quartiere Terradeo in via dei Lavoratori, lasciando gli utenti privi dell'acqua calda. Meno noto, e anzi raccontato sul web in modo non corrispondente al vero, è quanto accaduto nei giorni scorsi. Tanto da spingere il sindaco <strong>Giambattista Maiorano</strong> a presentare una formale <strong>denuncia di diffamazione</strong>.<br /><br />La sospensione del servizio fornito da Enel risale allo scorso 2 dicembre: in quella data ne viene informato il primo cittadino che il giorno successivo aveva già in programma un incontro con i rappresentanti dell'associazione Apertamente (di cui fanno parte alcuni abitanti del quartiere), il maresciallo della locale Stazione dei Carabinieri e il comandante della Polizia locale:<strong> i sinti non sono stati convocati dunque per offrire loro una via d'uscita né tanto meno l'offerta di un obolo pagato di tasca propria dal sindaco o addirittura dai cittadini di Buccinasco</strong>. In qualità di primo cittadino, in quella circostanza e con una nota scritta, Maiorano ha chiesto però ad Enel di riattivare il servizio considerata la presenza di<strong> numerosi minori</strong> nel quartiere e garantendo l'immediata firma di un contratto (non da parte del Comune ma a nome degli abitanti del campo).<br /><br />E' vero che Enel ha rilevato una serie di anomalie e per questo è stato sospeso il servizio: solitamente il blocco servizi è alimentato dai pannelli solari del quartiere e solo nei periodi di cattivo tempo negli anni è sempre stato sottoscritto dalle famiglie del Terradeo una forma contrattuale forfettaria (<strong>con pagamento in anticipo</strong>). Quest'anno evidentemente non è stato fatto ma il problema è già stato risolto: in seguito ad un nuovo incontro con i rappresentanti dell'associazione, <strong>il giorno 6 dicembre è stato formalizzato un regolare contratto presso gli uffici Enel di Corsico</strong>. Per quanto concerne le utenze private abbinate ai singoli nuclei familiari, lo stesso sindaco ha comunicato ai rappresentanti del quartiere che qualora ci fossero degli insoluti, la società adotterbbe quanto previsto per tutti i cittadini.<br /><br />"Ritengo pertanto assolutamente <strong>diffamatoria e calunniosa</strong> - dichiara il sindaco Maiorano - ogni altra versione dei fatti, come quella fornita dal sito internet 'La Città Ideale', proprio per questo ho presentato una denuncia per diffamazione ai carabinieri. Il rischio di tutte queste notizie infondate è la creazione di <strong>un clima che potrebbe sfociare in atti di intolleranza</strong>verso una comunità che faticosamente tenta di integrarsi a Buccinasco".<br /><br /><em>Ufficio stampa Comune di Buccinasco</em></div>
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