Lettera aperta a Giuliano Pisapia, letta il 31 marzo all'incontro elettorale in via Sammartini 106
Scriviamo dal campo sosta comunale di via Idro 62. Esiste da 22 anni ed ospita circa 130 cittadini italiani, che abitano in zona da 50 anni.
Il nostro grosso guaio è che siamo ZINGARI, e che su di noi ci siano molte voci sbagliate. Tra queste, parlando di questo periodo: che alle elezioni chi ci difende perde voti, invece di guadagnarne. Stasera, assieme a voi, proveremo a ribaltare almeno questo pregiudizio.
Riguardo a noi, la giunta Moratti è stata chiara, da due anni ripete che a Milano non ci saranno più campi nomadi. Ha solo dimenticato qualche "piccolo" particolare: nei campi non ci vuole, in giro per la città neanche, case non ne vuole assegnare... Forse pensa che siamo biodegradabili!
Così, in questa zona, proprio dove abitiamo noi, ha previsto (ricordatevi: NIENTE + CAMPI ROM), di mandare via noi, cittadini italiani che in zona ci siamo da sempre, per costruire un nuovo campo da 600 persone, a rotazione ogni 3 mesi.
Non occorre essere un candidato sindaco a Milano, per capire che questa grande invenzione della Moratti (che nessuno del Comune si è mai sognato di discutere con la zona 2) non piace a nessuno: sicuramente non a noi, ma nemmeno ai cittadini che vivono nell'arco di un km. dal campo, e non piace alle associazioni e ai partiti della zona, con cui da mesi stiamo dialogando.
L'esperienza di Triboniano dimostra che un mega-campo simile è ingestibile e che viverci dentro è un inferno. E noi, che in tanti anni di sacrifici siamo riusciti a sollevarci da una situazione che era simile a quella di chi arriva oggi nei campi "abusivi", corriamo il rischio di trovarci ricacciati indietro di decenni.
Chi ci guadagna? Ognuno faccia i suoi calcoli, ma attorno a noi ci sono almeno 10.000 altri cittadini che non aspettano altro che una sua parola contro questa pazzia. Anche se di elezioni non ne capiamo molto, pensiamo che in un momento dove le percentuali danno i due maggiori candidati quasi alla pari, questi voti possano essere decisivi.
PERMETTETE POCHE PAROLE SU COSA CHIEDEREMO ALLA VOSTRA NUOVA GIUNTA:
La Moratti ha stanziato fior di milioni per la politica verso i Rom e i Sinti, ha promesso incentivi a chi lasciava i campi, ma dopo tutto questo tempo la nostra impressione è che quei soldi finiranno nelle solite tasche.
Noi non siamo abituati a chiedere qualcosa al Comune, vorremmo però che almeno le promesse fossero mantenute e che nel nostro campo, che una volta era nominato come un campo modello, ci fosse almeno la manutenzione ordinaria.
Da vent'anni ci siamo organizzati in cooperativa, operiamo nel mantenimento del verde. In passato, anche con sindaci di destra come Formentini o Albertini, il comune ci appaltava qualche lavoro e potevano campare una ventina di noi. Questa giunta ci ha richiesto un sacco di documenti per provare la nostra regolarità, ancora una volta ha promesso mari e monti, ma poi ha azzerato tutte le commesse.
E' la stessa giunta degli oltre 350 sgomberi in due anni e mezzo, dove il figlio della Moratti può costruire quello che vuole, ma poi si radono al suolo le roulotte con le ruspe. Debole coi forti, forte coi deboli. E' questo il modello di integrazione che ci offrite?
Nomadi, non lo siamo più da anni, ed oggi non sarebbe neanche più possibile. Abbiamo bisogno di SICUREZZA e ONESTA' da parte di chi amministra, non di slogan o promesse. E come noi, ne hanno bisogno anche gli altri cittadini.
Dopo decenni di silenzio, la Moratti ci ha spinto a cercare dialogo, non ci lasci soli e non stia zitto, perché ce ne pentiremmo tutti.
PER TERMINARE: anche la Moratti ha iniziato la sua personale caccia al voto, e non si fa scrupolo di allearsi con liste dichiaratamente neofasciste. Sconfigga questa alleanza, Milano e la sua storia non lo meritano; ed il nostro popolo ha pagato, e rischia di pagare nuovamente, un altissimo tributo al fascismo.
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