Alcuni giorni fa a Cuneo all'età di 83 anni, è morto Taro (Amilcare de Bar) il partigiano sinto che nel 1952 aveva convinto il pittore Pinot Gallizio a cedere ai Sinti un suo terreno sulle rive del Tanaro ad Alba per costruirvi il loro accampamento. E' qui che nel 1956 i situazionisti entrano per la prima volta in contatto con il mondo nomade ed è da questo primo passo che nasce il progetto di Constant Niewenhuis per New Babylon, la città nomade.
Immagine da Archivio Romano Lil
AMILCARE DEBAR, detto Taro, sinto piemontese, staffetta e partigiano combattente (col nome di Corsaro) nella 48^ Bgt Garibaldi "Dante Di Nanni", comandata da Napoleone Colajanni "Barbato". È stato ferito nella battaglia delle Langhe. Nel dopoguerra è rappresentante del suo popolo alle Nazioni Unite a Ginevra; ha ricevuto il diploma di partigiano combattente dalle mani del Presidente Pertini.
Era nato a Pinerolo il 16.6.1927; è morto a Cuneo, dove viveva, pochi giorni orsono.
La sera del 26 aprile 2001 Taro intervenne alla Camera del Lavoro di Milano alla presentazione del libro "Orgogliosi di essere Rom e Sinti", curato da Mario Abbiezzi ed Ernesto Rossi, pubblicato dalla CGIL Regione Lombardia, con prefazione del suo Segretario Generale Mario Agostinelli e dedicato a Carlo Cuomo.
Taro avrebbe dovuto fermarsi quella sera a Milano, dopo il breve concerto del violinista rom George Moldoveanu, ospite del sindacato fino al giorno dopo per rilasciare delle interviste sulla sua esperienza partigiana.
Ma, ricordando le sue vicissitudini dell'immediato dopoguerra, e come avendo deciso di accettare il servizio nella polizia, offerto ai partigiani, e come trovandosi in una delle prime azioni a perquisire un campo sinto, ritrovasse, lui cresciuto in un orfanatrofio, la sua famiglia, fu preso da un'incontenibile emozione, tanto che decise di rientrare immediatamente a Cuneo.
Vogliamo, con questo ricordo e coi materiali allegati, che mettiamo a disposizione di tutti, contribuire al ricordo di un grande sinto, noto a troppo pochi, perché lo sia sempre più a molti.
Ernesto Rossi, presidente delle associazioni "Aven Amentza – Unione di Rom e Sinti" e "Apertamente di Buccinasco"
°*°*°*°*°*°*°*°°*°*°*°*
Allegato 1 - Scheda dell'Istituto della Resistenza di Torino (estratto):
"nato a Pinerolo il 16.6.27
nome di battaglia Corsaro
14^ (sic) Brigata Garibaldi- in banda dal 20.1.44 al 7.6.45
vi è entrato dichiarando di provenire da Racconigi
"figura molto valida. Un uomo naturalmente capo. Notevole la sua capacità di risolvere i problemi" da quelli quotidiani della sopravvivenza alimentare alle decisioni operative di guerra.
Dopo il maggio '45 dimorava nell'accampamento storico di Cerialdo di Cuneo."
Allegato 2 - Registrazione della voce di Taro,
che riferisce in sinto piemontese alcune brevi note autobiografiche, con traduzione in italiano (dal sito "O Vurdón" di Sergio Franzese).
[...]
E inoltre:
***Nota sull'intervista filmata intitolata
"TARO UNA STORIA RESISTENTE"1996, Betacam SP, 48' 51"
regia: Luciano Mattaccini
montaggio: Daniele Minutillo
fotografia: Marco Acciari, Luciano Mattaccini
Il racconto di Taro, un semplice partigiano che, dopo un breve periodo come staffetta partigiana, entra come
combattente nella 48° Brigata Garibaldi Langhe. Un lungo viaggio nella memoria, dal settembre '43 all'aprile
'45. Il ricordo della persecuzione del popolo zingaro, il piccolo Tarzan Sulic, il ricordo dell'amico fucilato.
Luciano Mattaccini (Roma, 1952). Specializzato in montaggio al Centro Sperimentale di Roma. Filmografia:
Indagini su una proiezione al di sopra di ogni sospetto (1988),
Un uomo fioriva (1993),
Los amigos de la calle (1994).
***Su Amilcare Debar esiste un articolo, pubblicato (anni '80?) sulla rivista "Patria" dell'ANPI nazionale.
Era nato a Pinerolo il 16.6.1927; è morto a Cuneo, dove viveva, pochi giorni orsono.
La sera del 26 aprile 2001 Taro intervenne alla Camera del Lavoro di Milano alla presentazione del libro "Orgogliosi di essere Rom e Sinti", curato da Mario Abbiezzi ed Ernesto Rossi, pubblicato dalla CGIL Regione Lombardia, con prefazione del suo Segretario Generale Mario Agostinelli e dedicato a Carlo Cuomo.
Taro avrebbe dovuto fermarsi quella sera a Milano, dopo il breve concerto del violinista rom George Moldoveanu, ospite del sindacato fino al giorno dopo per rilasciare delle interviste sulla sua esperienza partigiana.
Ma, ricordando le sue vicissitudini dell'immediato dopoguerra, e come avendo deciso di accettare il servizio nella polizia, offerto ai partigiani, e come trovandosi in una delle prime azioni a perquisire un campo sinto, ritrovasse, lui cresciuto in un orfanatrofio, la sua famiglia, fu preso da un'incontenibile emozione, tanto che decise di rientrare immediatamente a Cuneo.
Vogliamo, con questo ricordo e coi materiali allegati, che mettiamo a disposizione di tutti, contribuire al ricordo di un grande sinto, noto a troppo pochi, perché lo sia sempre più a molti.
Ernesto Rossi, presidente delle associazioni "Aven Amentza – Unione di Rom e Sinti" e "Apertamente di Buccinasco"
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Allegato 1 - Scheda dell'Istituto della Resistenza di Torino (estratto):
"nato a Pinerolo il 16.6.27
nome di battaglia Corsaro
14^ (sic) Brigata Garibaldi- in banda dal 20.1.44 al 7.6.45
vi è entrato dichiarando di provenire da Racconigi
"figura molto valida. Un uomo naturalmente capo. Notevole la sua capacità di risolvere i problemi" da quelli quotidiani della sopravvivenza alimentare alle decisioni operative di guerra.
Dopo il maggio '45 dimorava nell'accampamento storico di Cerialdo di Cuneo."
Allegato 2 - Registrazione della voce di Taro,
che riferisce in sinto piemontese alcune brevi note autobiografiche, con traduzione in italiano (dal sito "O Vurdón" di Sergio Franzese).
[...]
E inoltre:
***Nota sull'intervista filmata intitolata
"TARO UNA STORIA RESISTENTE"1996, Betacam SP, 48' 51"
regia: Luciano Mattaccini
montaggio: Daniele Minutillo
fotografia: Marco Acciari, Luciano Mattaccini
Il racconto di Taro, un semplice partigiano che, dopo un breve periodo come staffetta partigiana, entra come
combattente nella 48° Brigata Garibaldi Langhe. Un lungo viaggio nella memoria, dal settembre '43 all'aprile
'45. Il ricordo della persecuzione del popolo zingaro, il piccolo Tarzan Sulic, il ricordo dell'amico fucilato.
Luciano Mattaccini (Roma, 1952). Specializzato in montaggio al Centro Sperimentale di Roma. Filmografia:
Indagini su una proiezione al di sopra di ogni sospetto (1988),
Un uomo fioriva (1993),
Los amigos de la calle (1994).
***Su Amilcare Debar esiste un articolo, pubblicato (anni '80?) sulla rivista "Patria" dell'ANPI nazionale.
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