giovedì 12 febbraio 2009

Fuori Luogo: OutOfPlace


La terza edizione di incontri per riflettere e discutere sul territorio e sulle sue criticità attraverso lo sguardo di quattro artisti

Il paesaggio contemporaneo è costituito da elementi spesso frammentari, contraddittori e problematici. Dalle periferie delle grandi metropoli alle aree periurbane delle piccole città di provincia il nostro immaginario, la nostra percezione dello spazio, il nostro modo di muoverci e viaggiare risulta mutato, spesso disorientato e sperso. Non per questo, il nuovo paesaggio – o meglio i nuovi paesaggi – risultano privi di identità e di senso. Anche le più indistinte aree residuali, gli scempi edilizi delle nostre periferie, rivelano significati nascosti, aspetti molteplici forse difficili da interpretare ma non per questo meno affascinanti agli occhi di un osservatore attento.
FuoriLuogo, il ciclo di incontri organizzato da Connecting Cultures dal 18 Febbraio al 13 Maggio, alla sua terza edizione vuole affrontare questi temi insieme ad artisti, architetti, fotografi.


Il collettivo Stalker/ Osservatorio Nomade con il suo progetto Campus Rom da due anni affronta un lavoro di ricerca sugli stili di vita, le tipologie abitative e sulle tecniche costruttive adottate dai Rom. Attraverso il ribaltamento dei luoghi comuni sulle popolazioni nomadi Stalker affronta il territorio complesso dell’identità culturale e dell’integrazione. Verranno presentati i filmati di Giorgio de Finis e Fabrizio Boni: Rome to Roma e Savorengo Ker (in rumeno “La casa di tutti”).

L’architetto Marco Navarra, affronta il tema del melting pot etnico in un territorio storicamente toccato dagli attraversamenti e dalle migrazioni come la Sicilia. Abitare Straniero è un progetto che ci ricorda che l’abitare è costituito da un’intreccio di esigenze umane, di usi e di abitudini antiche e nuove. Il risultato è un’ “architettura del meticciato” che si esprime in una poetica della relazione come rapporto tra culture.

La fotografa catalana Margarita Andreu esplora la trasparenza e l’inafferrabilità delle periferie urbane rintracciandone le sottili tessiture umane. Gli incontri fra le persone, i luoghi di passaggio come caffè e sale d’attesa sono le cifre di descrizione di un paesaggio profondamente contemporaneo, in cui l’alienazione architettonica lascia spazio alle vibranti esistenze umane.

Il collettivo di artisti Alterazioni Video parte da un paradosso: inventariare le opere incompiute sul territorio italiano e metterle a sistema. Esiste uno stile dell’incompiuto? Quali connessioni profonde esistono – politiche, storiche, stilistiche - fra i monumenti pubblici mai finiti che costellano il territorio del nostro paese?

Gli incontri saranno a cadenza mensile a partire dal mese di Febbraio fino a Maggio 2009, presso gli spazi di Connecting Cultures, agenzia di ricerca-azione nel campo dell'arte contemporanea che si occupa di politiche culturali, formazione e applicazione di processi creativi nella comunità e nella rigenerazione del territorio, fondata nel 2001 da Anna Detheridge, critica e teorica delle arti visive.

FuoriLuogo si svolgerà presso gli spazi del Centro di Documentazione Arti Visive, un luogo di ricerca e progettualità, sempre dinamico e specializzato: i materiali raccolti rappresentano la storia degli ultimi cinquanta anni di produzione nei settori delle arti visive (arte, fotografia, architettura, urbanistica, design, video, arte digitale, moda) e molti documenti rari, che hanno segnato momenti ed eventi di fondamentale importanza nel campo dell'arte.


EVENTO: FuoriLuogo | OutOfPlace
A CURA DI: Connecting Cultures
DOVE: Centro di Documentazione Connecting Cultures - Via Giorgio Merula, 62 20142 Milano
CONTACT: tel 02.89181326 | info@connectingcultures.info | www.connectingcultures.info


18 FEBBRAIO: Campus Rom, un progetto di Stalker/On presentato da Lorenzo Romito e Francesco Careri; intervengono Giorgio de Finis, Fabrizio Boni e Najo Adzovic
19 MARZO: Abitare Straniero, un progetto di Marco Navarra_NOWA; intervengono Stefano Mirti e Mario Lupano
22 APRILE: La città trasparente, un progetto di Margarita Andreu; intervengono Anna Daneri e Francesco Tiribelli
13 MAGGIO: Incompiuto Siciliano, un progetto di Alterazioni Video; interviene Salvatore Silvano Nigro e Alessandro Rocca


mercoledì 11 febbraio 2009

Casilino 900: al via i controlli della polizia

È iniziata dal Casilino 900 l'operazione di controllo dei campi nomadi. Trentadue rom gravati da provvedimenti di espulsione sono stati prelevati dagli agenti della polizia e accompagnati con un pullman all'ufficio immigrazione della questura per verificare la loro posizione. Nell'operazione sono state impiegate 16 autovetture e 6 cavalli per un totale di 36 agenti.

Il campo è stato cinturato e i poliziotti, a quanto si apprende dalla polizia, fotografie alla mano hanno individuato e prelevato le persone che, in base a un censimento eseguito in passato dai carabinieri, risultano colpite da provvedimento di espulsione. Si tratta della prima operazione del genere eseguita a Roma. Nei prossimi giorni e settimane sarà estesa agli altri campi nomadi.


Portavoce dei rom: "Schedati senza sapere il motivo"

"Ci hanno preso le impronte digitali, controllati e schedati. Per ora soltanto io sono uscito, gli altri 31 sono ancora tenuti dentro. Nessuno ci ha spiegato i motivi dell'operazione".
Najo Adzovic, uno dei portavoce del campo rom Casilino 900 è uscito da pochi minuti dall'Ufficio immigrazione della questura di via Patini dove è stato condotto insieme ai capifamiglia dell'insediamento dopo un'operazione di polizia condotta anche con l'ausilio di agenti a cavallo.

Un'operazione che ha suscitato perplessità tra i rom del campo. "Ci hanno traditi - dice uno di loro - abbiamo sottoscritto con il Comune i sei punti dell'accordo, siamo pronti per i primi interventi di bonifica ma, invece, è tutto fermo e, senza spiegazioni, alcuni di noi sono stati portati via in maniera indiscriminata".
Alcuni rappresentanti del campo, presenti al momento dell'arrivo delle forze dell'ordine, non sono stati controllati. "Io invece sì, che ho pure il permesso di soggiorno e lo sanno tutti - ha detto Adzovic - non sappiamo il perché di questi controlli, siamo sfiduciati, secondo me domani vengono di nuovo".

fonte la Repubblica